Il meteo continua ad essere nel segno dell’anticiclone africano sull’Italia, a garantire temperature molto al di sopra della norma. Dopo il giugno caldissimo, che si è classificato al secondo posto subito dopo l’eccezionale giugno del 2003, luglio non è stato poi così da meno.
Secondo i dati dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima di Bologna (ISAC-CNR), l’anomalia termica del mese di luglio appena trascorso è stata di due gradi sopra la media sull’Italia. In tal modo il luglio 2019 si classifica al sesto fra i più caldi.
Poteva andare peggio in virtù del caldo molto intenso di fine mese, ma non sono mancate delle notevoli rinfrescate. Nella speciale classifica il luglio più caldo rimane quello del 2015, che vide un’anomalia pari a ben +3.52°C rispetto al trentennio 1971-2000.
Se consideriamo assieme il bimestre giugno-luglio, scopriamo che per il momento l’estate 2019 si piazza al terzo posto fra le più calde nella serie statistica dei dati, subito dietro di un soffio al bimestre giugno-luglio 2015 e al giugno-luglio 2003.
Siamo ormai a due terzi della stagione calda e possiamo dire che quest’estate 2019 sta sgomitando per piazzarsi fra le più calde in assoluto. Il 2003 resterà con ogni probabilità assolutamente irraggiungibile, ma una posizione sul podio appare più che fattibile, nell’ottica di un agosto con altre ondate di caldo forte.
Tutte le estati in assoluto più calde appartengono agli anni Duemila, a testimonianza di un riscaldamento globale che non sembra conoscere limiti. Dietro l’estate caldissima del 2003, troviamo in classifica il 2017, poi il 2012 e il 2015. L’estate di quest’anno si potrebbe piazzare quasi sicuramente fra queste più calde.