CLIMA E METEO: abbiamo più volte sottolineato l’eccezionalità dell’ondata di caldo che ha interessato nel mese di Marzo, specie nella seconda metà, la zona dell’Alaska e del Canada nord occidentale, dove le temperature sono salite fino a punte massime di +20°C, assolutamente inusuali per un mese che, a quelle latitudini, è ancora prettamente invernale.
A conti fatti, il mese di Marzo in Alaska si è concluso con una temperatura media di -3°C, con uno scarto dalla norma di +8,9°C, risultando di gran lunga il Marzo più caldo dall’inizio delle rilevazioni termometriche, superando il precedente record di caldo del 1965, in cui si registrarono -5,1°C di temperatura media.
Dal 1925 ad oggi, i mesi di Marzo più freddi in Alaska si sono verificati nel 1959 e nel 1972, con valori di temperatura media di quasi -19°C; la linea di tendenza però è quella ad un netto riscaldamento: dal 1925 ad oggi il mese si è riscaldato di circa 2°C.
A soffrire, quest’anno, è stato soprattutto il ghiaccio dello Stretto di Bering, che separa l’Alaska dalla Russia, e che ha presentato un’estensione invernale ai propri minimi storici, praticamente scomparendo nel corso del mese.
Effetto non solo del caldissimo mese di Marzo, ma di un’impressionante serie di mesi quasi tutti abbondantemente più caldi del normale.
Secondo i dati diffusi dal NCDC, infatti, gli ultimi 5 anni sono stati i più caldi della serie climatica, con un’anomalia di +2,6°C, gli ultimi 4 i più caldi con anomalia di 2,7°C, gli ultimi 3 e gli ultimi 2 ancora i più caldi con anomalie di +2,5°C e +2,9°C. Le anomalie crescono ancora negli ultimi 18 mesi portandosi a +3,4°C, mentre sono di +3°C per l’ultimo anno (periodo aprile 2018 / marzo 2019).
Solo i periodi riferiti agli ultimi 3, 4 e 5 mesi non sono stati i più caldi della serie, ma si sono piazzati al secondo o terzo posto, battuti dagli analoghi periodi del 2016 o del 2018.
Tutti dati che confermano l’impressionante riscaldamento climatico in atto in Alaska.