Ormai non esiste più, dobbiamo prenderne atto e farcene una ragione. Troppi e troppo marcati i cambiamenti meteo climatici degli ultimi decenni.
Chiamateli cambiamenti climatici, chiamatelo riscaldamento globale, oppure anche catastrofe climatica (perché di catastrofe si tratta): il risultato non cambia. Se eravamo abituati ad avere, in questo periodo, benefiche piogge a intervalli regolare dovremo disabituarci. L’Atlantico, così come lo conoscevamo, non c’è più. Non c’è più la cosiddetta semipermanente d’Islanda, ossia quella Depressione nord Atlantica semistazionaria che inviava perturbazioni a ripetizione.
E’ difficile spiegarlo ai giovani. Chi non ha vissuto quei decenni è portato a credere che la normalità sia quella degli ultimi anni. Forse è così, nel senso che dovremo abituarci a una “nuova normalità”. Poco cambia, è il risultato ciò che conta. Un risultato che, calcisticamente parlando, non accontenta nessuno.
Quando piove, salvo casi ormai rari, piove troppo e male. Se piove c’è sempre preoccupazione e sapete perché? Perché la stagione delle piogge non c’è più. E’ vero, l’Autunno moltiplica le occasioni di maltempo ma ormai siamo abituati ad osservare certi fenomeni in ogni periodo dell’anno. Avete presente i temporali nel cuore dell’Inverno? Ecco, questo è soltanto uno degli innumerevoli esempi.
Perché vi stiamo scrivendo queste cose? Semplicemente perché stiamo andando incontro a un periodo durante il quale potrebbero verificarsi serie ondate di maltempo. Molti trascurano le pesantissime anomalie termiche di questi giorni, ovvero trascurano il fatto che il caldo eccessivo non fa altro che trasferirsi nei nostri mari (che restano caldi). Mari che a loro volta lo rilasciano lentamente, innescando vere e proprie bombe meteorologiche.
Una situazione di questo tipo potrebbe verificarsi nei prossimi giorni. Un possente affondo nord atlantico spingerà aria fredda fino al Marocco, da qui in poi saranno problemi seri perché l’isolamento di un vortice depressionario afro-mediterraneo sarà il solo risultato possibile. Stiamo parlando di una di quelle strutture che sfociano, ahi noi spesso, in nubifragi localizzati.
E’ solo l’inizio, badate bene. Fin quando la circolazione atlantica non deciderà, se ne avrà l’occasione chiaramente, di prendere il sopravvento, avremo sempre la spada di Damocle dei nubifragi (e delle alluvioni) sulle nostre teste. Diteci voi se è questa la normale stagione delle piogge…