Le fauci roventi dell’Anticiclone africano incombono sull’Italia. Sembra il titolo di un film del meteo, invece è ciò che potrebbe diventare realtà da qui a pochi giorni.
L’Alta Pressione che viene dall’Africa è lì, pronta a farci soffrire. A farci soffrire per davvero, perché se i modelli fisico matematici dovessero avere ragione c’è di che preoccuparsi. Le temperature potrebbero raggiungere livelli se non eccezionali comunque molto alti.
I colleghi ne hanno parlato nel dettaglio e continueranno a farlo, quindi non fossilizziamoci su questo argomento. Diciamo che i 40°C e oltre potrebbero rappresentare l’obbiettivo raggiungibile. Anzi, in qualche città d’Italia si potrebbe andare facilmente oltre quelle temperature, tra l’altro con l’umidità molto alta. E umidità, lo sapete, vuol dire afa. Afa vuol dire non poter disperdere il calore corporeo tramite la sudorazione, quindi sofferenza.
Il periodo peggiore dovrebbe essere quello a cavallo tra il 20 e il 25 giugno, quando una vera e propria bolla d’aria rovente potrebbe instaurarsi sulle nostre teste. Possiamo aggiungere anche qualche altro elemento di riflessione, ovvero che sul nord Africa sta facendo un caldo inusitato.
Parlare di fornace non è eccessivo, a questo punto l’unica via d’uscita potrebbe essere rappresentata dai temporali ma per ora non si vede traccia di peggioramenti. E’ vero, qualche temporale pomeridiano innaffierà i monti, soprattutto le Alpi, ma non avranno nulla a che fare con peggioramenti degni di tal nome.
Cosa potrebbe salvarci? La sola speranza è che l’affondo perturbato sull’Europa occidentale si muova verso est, indebolendo l’Alta Pressione. Ma ad oggi, carte alla mano, non è una strada percorribile. Possiamo però riporre le speranze in luglio, possiamo sperare che le proiezioni dei modelli stagionali siano esatte e che quindi il prossimo mese sia normale.
Però intendiamoci, qual è il concetto di normalità? Ne abbiamo già discusso, sostenendo che tale concetto andrebbe rivisitato. Quindi se sentiamo pronunciare la parola “normalità” non illudiamoci troppo perché vorrebbe comunque dire cadlo. Tanto caldo. La buona notizia è che le precipitazioni potrebbero ripresentarsi con più convinzione, sintomo che forse la dinamicità atmosferica potrebbe tornare.
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