Manca ancora poco più di un mese al momento fatidico del cambio dell’ora. La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, precisamente alle ore 3:00, si dovranno spostare le lancette indietro di un’ora. In quel momento tornerà l’ora solare che ci accompagnerà fino al 29 marzo 2020.
Da un lato avremo modo di godere di un’ora di sonno in più, sebbene si tratti di un vantaggio poco importante in quanto tanti risentono di disturbi del sonno con il cambio dell’ora. Dall’altro lato si vivrà il “trauma” d’avere la giornata con un’ora in meno di sole.
Farà buio prima la sera e si avrà più luce la mattina, almeno nel primo periodo. Come è noto, l’adozione dell’ora legale, che ci lasceremo alle spalle il 27 ottobre, ha consentito un risparmio notevole per il consumo dell’energia elettrica, con l’ora di luce in più la sera.
La questione del cambio dell’orario è divenuto oggetto di dibattito negli ultimi anni, tanto che in Europa la commissione propose l’abolizione del cambio dell’ora. Solo 76 stati in tutto il mondo adottano l’alternanza fra ora legale e ora solare. In Russia lo spostamento delle lancette è stato già abolito dal 2011.
La soluzione a cui si è giunti in Europa è di far decidere autonomamente agli Stati membri se mantenere l’ora legale o quella solare, abolendo così il cambio dell’ora. Chi manterrà l’ora legale sposterà gli orologi l’ultima volta a fine marzo 2021, mentre chi sceglierà l’ora solare sposterà gli orologi a fine ottobre 2021.
L’Italia ha tempo fino ad aprile del 2020 per effettuare la scelta, le cui modalità sono tuttavia ancora oggetto di futuri negoziati. Sembra che nella maggior parte dei paesi dell’Europa la gente sia favorevolissima all’abolizione del cambio d’orario.