Giorno dopo giorno, ora dopo ora. Seguiamo i modelli fisico matematici con così tanta attenzione che a volte ci sembra di non capire cosa vogliano comunicarci. Ma con l’esperienza meteo accumulata abbiamo imparato che nei momenti d’incertezza significa che sta per accadere qualcosa di importante.
Questo è uno di quei momenti, perché se andate a vedere le mappe difficilmente riuscirete a stilare un trend meteo climatico univoco. Partiamo da quegli elementi che rappresentano, almeno ad oggi, dei punti fermi. In primis dobbiamo citare l’Alta Pressione, perché rimarrà comunque arroccata disperatamente al Mediterraneo. Se parliamo di disperazione capite bene che stiamo parlando di difficoltà estreme. Difficoltà nell’opporsi ai vari tentativi di disturbo, sia da ovest che da est.
Qui passiamo agli altri punti fermi: il freddo sull’Europa orientale e le perturbazioni atlantiche. Essendo settembre, quindi ormai autunno, evidentemente ci interessa di più capire come evolverà lo scenario oceanico. Ecco, quello che possiamo dirvi è che sul fianco occidentale dell’Anticiclone ci sarà una continua azione erosiva – ad opera delle perturbazioni – che potrebbe portare al cedimento strutturale.
L’eventuale cedimento spalancherebbe le porte all’arrivo del vero autunno, quello che un tempo era caratterizzato dall’incedere delle perturbazioni. Una appresso all’altra, intervallate da momenti di variabilità all’interno dei quali s’inserivano anche belle giornate. Poi magari non sarà la canonica azione oceanica, quella del trenino perturbato, ma dovesse cedere il lato occidentale allora sì che l’Alta Pressione avrebbe il suo bel da fare per ricomporre i cocci.
Passiamo al freddo orientale. E’ da tempo, da agosto, che parliamo di dinamiche atmosferiche differenti. Uno dei risultati più evidenti di queste dinamiche è rappresentato proprio dal freddo che si sta accumulando sull’Europa dell’est. Avremo degli effetti nelle prossime 48 ore, con un peggioramento associato a un severo abbassamento delle temperature. Ma verso fine mese, ecco il motivo per cui si parla di possibili sorprese, potrebbero manifestarsi effetti ancora più marcati.
Quest’ultima ipotesi, quella fredda, a nostro avviso è la meno probabile. Le probabilità maggiori, dovendo scommettere un euro, sarebbero da attribuire alla “normalità” atlantica. In quel caso sarebbe meno sorprendente, è vero, ma rispetto al dominio anticiclonico che ci veniva propinato sino a ieri è senz’altro da considerarsi una sorpresa.
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