Erano i primissimi giorni di giugno, quando la Sardegna fu interessata dall’intrusione di aria molto fredda che abbassò la temperatura sino a picchi tipici dell’inizio della primavera, con nevicate copiose sulle cime del Gennargentu.
Maggio era stato caldissimo, con picchi di calura che in varie circostanze erano state da record. La pioggia era stata assente.
L’Isola è posta in prima fila alle correnti che vengono dal Mar Mediterraneo occidentale, l’aria fredda che scivola dalla Francia verso sud, giunge in poche ore con il vento di Maestrale che nelle zone più esposte può toccare picchi di 180 km/h.
Nell’ultimo anno si sono avuti due eventi alluvionali gravissimi che per fortuna hanno investito zone poco popolate e soprattutto non sensibili alle attività umane. In poche ore i pluviometri del Servizio Agrometeo Sardegna misurarono 500 millimetri. Sono quantitativi di pioggia che succedono nei peggiori uragani.
Nelle zone interne della regione, quelle meno conosciute, dove solo da un decennio è stata installata una rete di stazioni meteo, si realizzano enormi picchi di continentalità climatica. Tra il 6 ed il 7 giugno sono state registrate minime sino a -4°C in zone di valle poste a circa 600/800 metri di quota.
Fonte dati www.sar.sardegna.it/comunicazione/comunicatistampa/comunicati.asp?id=82
In altre zone soggette a fortissime escursioni termiche ed ad un riscaldamento esagerato del terreno, la temperatura tra giugno e luglio 2006 ha sfiorato i +40°C oltre una decina di volte, con un picco salito sino a +44,3°C.
All’origine di una simile continentalità climatica contribuiscono due fattori: natura dei suoli che sono soggetti al surriscaldamento e rapida dispersione del calore, e forte trasparenza atmosferica.
In Sardegna con gran rapidità giunge anche il caldo, oltre che il freddo. Dall’Algeria in poche ore possono venire bolle d’aria così calda da innalzare il termometro di 10/20°C nel volgere di un giorno.
L’estremizzazione climatica di cui discutono molti scienziati interessa anche questa regione, dove la pioggia cade con crescente irregolarità, ed un’accentuazione delle caratteristiche climatiche mediterranee.
A Cagliari da gennaio ad oggi stati misurati solo 86 millimetri di pioggia. Un valore gravemente sotto la media.
Sempre in Sardegna, a Villanova Strisaili, luogo ormai noto per le sue piogge monsoniche e le temperature minime gelide, la pioggia caduta ad oggi è stata di 670 millimetri, ma in buona parte accumulata in un solo giorno di gennaio.
Il viaggiatore che percorre le strade dell’Isola in estate osserverà il colore giallo intensissimo dei campi, il verde marcato dei boschi e della vegetazione mediterranea, ma soprattutto l’accecante luminosità diurna che illumina i colori di una natura selvaggia.
La natura sembra volersi proteggere andando in letargo da questo sole, e così facevano anche gli antichi abitanti, che erano abituati a dipingere di bianco le facciate delle case, per dare fresco agli ambienti.
Oggi sono state perdute tante vecchie abitudini, eppure sarebbe un buon passo per una diminuzione dei consumi di energia spesi per abbassare la temperatura domestica.