Stiamo entrando nel vivo dell’ondata di maltempo annunciata e confermata. Le condizioni meteo stanno per peggiorare, un peggioramento che verrà innescato da una perturbazione atlantica in transito sulle nostre regioni.
Trattandosi di perturbazione atlantica evidentemente arriverà da ovest, sostenuto da aria mite ed estremamente umida. Ma dobbiamo tenere conto che in precedenza era arrivata aria fredda ed è per questo motivo – oltre al fatto che il Mediterraneo è caldo e reattivo – avremo l’esaltazione dei contrasti termici.
I modelli fisico matematici ad alta risoluzione continuano a farci vedere precipitazioni localmente violente. Le regioni del Nord – in particolare quelle di Nordovest – e le tirreniche dovrebbero essere le più a rischio. A rischio temporali, a rischio nubifragi, a rischio gradinate. Fenomeni violenti, che come ogni autunno vanno a riproporsi con cadenza più o meno regolare.
Ricordate cosa avevamo scritto i giorni scorsi commentando la distruttiva ondata di maltempo iberica? Che in questo periodo dell’anno è difficile star tranquilli. La guardia va tenuta alta, perché altrimenti corriamo il rischio di farci trovare impreparati. Inutile starvi a ripetere tutte le storie sul riscaldamento globale, sul Mediterraneo troppo caldo e quant’altro. Lo sapete già, quindi andiamo al succo del discorso.
Questa ondata di maltempo è la prima di una lunga serie. Da qui a dicembre ve ne saranno altre, tante o poche lo vedremo. Ma quel che sappiamo è che fin tanto che il Mediterraneo non avrà rilasciato il calore in eccesso potremmo assistere allo sviluppo di vortici depressionari davvero pericolosi. Non è questo il caso, però nonostante l’assenza di un vortice strutturato come detto avremo a che fare con fenomeni localmente violenti.
Figuriamoci se, come ipotizzato da qualche modello matematico di previsione, dovessero arrivare prematuramente ondate di freddo. Allora sì che ci sarebbe di che preoccuparsi.