La salita dei valori medi di solo 1°C scatena numerose giornate molto calde, altre calde più della norma. Inoltre, laddove vi è la tendenza ad avere particolari microclimi, altre condizioni locali accentuano gli eccessi termici.
In Italia si discute del Nord Ovest italiano e delle sue temperature in salita maggiore rispetto ad altre regioni, in Spagna sono i Paesi Baschi a patire le maggiori ondate di calore, con picchi termici sempre più estremi.
Qualcosa di simile succede anche nella Francia del sud ovest, così anche nell’area metropolitana di Parigi.
Ma il cambio climatico estivo delle grandi città del Pianeta merita un approfondimento a parte, un po’ tutte le grandi realtà metropolitane hanno subito un repentino cambio climatico.
Il concetto che intendo esprimere è il seguente:
ha un senso confrontare quotidianamente la temperatura misurata il giorno precedente alle medie del trentennio anni 60/90?
Da quei tempi ad oggi si sono avuti cambiamenti rilevanti, specialmente tra il 1990 ed il 2000, quando gli inverni sono stati meno freddi e le estati sovente roventi e soprattutto in seguito le ondate di caldo sono state prolungate e massicce.
Le differenze ed i raffronti sono un utile strumento per comprendere il trend climatico, ma perdono significato se si adoperano per sperare che la temperatura torni ai valori medi, perlomeno finché ci saranno anomalie nella circolazione atmosferica.
Forse le medie andrebbero rivedute più spesso, al fine di avere un riferimento più realistico, già un confronto con il 1970/2000 appare obsoleto.
Il clima a livello globale cambia molto in fretta rispetto a quanto avvenuto il secolo scorso.
Un riflesso al cambio di temperatura sembra realizzarsi anche nella circolazione atmosferica, così che la definizione di anomalia andrebbe ponderata. Da qualche anno in Europa osserviamo il rinnovarsi di scambi di masse d’aria secondo i meridiani, mentre si è attenuato molto il flusso atlantico.
Tutto ciò influenza molto l’Italia e fa diminuire la possibilità di pioggia per alcune regioni. Per il nostro Paese sono divenuti probabilmente più evidenti le influenze mediterranee e quelle del nord Africa.