La lunga fase meteo perturbata sull’Europa occidentale ha portato e sta portando tutt’ora piogge generose e molto estese.
Questo è un vero e proprio toccasana per le falde idriche, i terreni, le culture, i bacini lacustri e i ghiacciai: la situazione a fine marzo, infatti era piuttosto disastrosa, con rischio conclamato di siccità moderata su diverse regioni italiane (in particolare quelle nord-occidentali), ma anche in diversi stati europei, quali Francia e Spagna.
Adesso la situazione meteo si è ribaltata: le regioni dove in inverno erano sotto bufere di neve e maltempo adesso soffrono di penuria d’acqua (si vedano ad esempio la Polonia o Repubblica Ceca), mentre le regioni del Mediterraneo sono alle prese con una fase perturbata molto lunga.
Questo ribaltamento meteo ha portato delle conseguenze opposte: chi prima ha avuto troppo ora non ha più precipitazioni, mentre chi ha sofferto la siccità per mesi adesso subisce continue piogge.
Questa è una delle possibili conseguenze delle situazioni di blocco: lunghe fasi meteo asciutte alternate a lunghe fasi perturbate su scale spaziali e temporali diverse che prima o poi coinvolgono tutti.
Potrebbe essere questa una delle conseguenze su larga scala delle estremizzazioni meteo nei prossimi decenni: vale la pena approfittare a fare scorte idriche perché abbiamo visto che quando il pattern si blocca le precipitazioni cadono col contagocce.