Guardando le mappe di previsione giornalmente e spesso più volte al giorno, abbiamo constatato come nell’ultimo mese e mezzo i vari tentativi anticiclonici siano mestamente falliti.
Capitava di vedere, nelle proiezioni a lungo termine, Anticicloni talmente maestosi e persistenti da mettere in crisi prima l’autunno, poi l’inizio dell’inverno. Invece no. Puntualmente veniva smentito tutto, puntualmente anche i modelli fisico matematici dovevano sottostare all’estrema dinamicità atmosferica.
Ora stiamo assistendo all’ennesimo tentativo di proporci un lungo periodo anticiclonico. In effetti qualcosa è cambiato, questo è vero, ma è altrettanto vero che le proiezioni di qualche giorno fa iniziano a mutare. Sapete perché? Perché pare che un piccolo vortice ciclonico – una sorta di scheggia impazzita – possa trafiggere il cuore dell’Alta Pressione. Forse non ne decreterà la disfatta, ma quasi certamente andrà a indebolirla.
Sapete un’altra cosa? Il vortice, guarda un po’, potrebbe raggiungere il Mediterraneo centro occidentale. Forse potrebbe approdare a ridosso della Sardegna, segnando un cambiamento delle condizioni del tempo già a Capodanno. Non siamo a distanze temporali esagerate, quindi riteniamo l’ipotesi realizzabile.
Una delle obiezioni che ci potreste fare è la seguente: se stiamo parlando di una goccia fredda (perché di ciò si tratta) potrebbe anche sfilare più a ovest e snobbare le nostre regioni. La risposta è semplice: vero, potrebbe accadere. Ma visto e considerato che la falla barica mediterranea non si è mai chiusa totalmente è facile credere che possa fungere da irresistibile richiamo per questo piccolo vortice.
Poi c’è un altro elemento che dobbiamo considerare: le fondamenta anticicloniche sono ancorate sulla Penisola Iberica, o meglio, tra la Penisola Iberica e il Marocco. Pressione più alta = maggiore resistenza agli assalti ciclonici ed è per questo motivo che siamo più portati a credere che la crisi anticiclonica comincerà non distante dalle nostre regioni. Quindi occhio a inizio 2020, perché la situazione potrebbe cambiare in un batter d’occhio.
Concludiamo dicendovi che potrebbe trattarsi di un peggioramento assai interessante perché capace di spalancare le porte a irruzioni fredde provenienti dall’Artico. Ma qui ci stiamo spingendo troppo in là, per ora accontentiamoci di individuare al meglio gli step evolutivi d’inizio anno e il resto si valuterà a tempo debito.