La primavera è la stagione ballerina per eccellenza: il meteo, infatti, può subire delle variazioni sostanziali da un giorno all’altro e fornire episodi di maltempo molto intenso.
Non è raro infatti che in questi mesi ci possano essere non solo i primi fenomeni temporaleschi di una certa intensità, ma anche i primi fenomeni meteo estremi quali tornado, grandinate e/o downburst, ovvero improvvisi colpi di vento anche molto violenti che si originano nei temporali più forti.
I motivi per cui possono nascere fenomeni intensi sono sostanzialmente due: in primo luogo perché la primavera è una stagione di scambi termici molto marcati, quindi è possibile che si passi da giornate da mezze maniche a giornate con le giacche e le sciarpe, e spesso e volentieri questo passaggio e anche molto brusco (con associati temporali di forte intensità); in secondo luogo il sole comincia a scaldare parecchio, quindi quando ci sono le condizioni crea un forte gradiente termico tra il suolo e la quota.
Ciò sta a significare che a parità di condizioni meteo fa molto più freddo in quota rispetto al suolo nelle ore centrali del giorno, pertanto anche in condizioni non particolarmente Instabili possono formarsi cumuli e cumulonembi, come accade sovente nelle zone alpine e appenniniche (e talvolta sfociare anche in nubifragi localizzati).
Non dobbiamo stupirci quindi se assistiamo ai primi fenomeni meteo di una certa intensità oppure a nubifragi e grandinate: fa parte della stagione, in particolare per le regioni del Nord il periodo dove i fenomeni sono statisticamente più intensi è tra aprile e agosto, mentre per il Sud generalmente si può andare avanti fino a inizio inverno.
Le cronache riportano i primi eventi rilevanti, tipici del semestre caldo, come le grandinate di grosse dimensioni, le tempeste elettriche. Anche in Italia si sono avute le prime grandinate con chicchi dalle dimensioni esagerate, sino a 5 cm di diametro in Lombardia (INFOGRANDINE)