Il potente tifone Chebi venerdì si è drammaticamente rinforzato venerdì 10 novembre, passando in meno di 24 ore da tempesta tropicale a tifone di categoria 4, al contempo spostandosi verso ovest sul Mar delle Filippine, dirigendosi verso la parte orientale dell’isola di Luzon. L’impatto su aree già duramente provate dal recente passaggio del tifone Cimaron è avvenuto nella serata di venerdì (ora GMT), ovvero le prime ore del mattino di sabato ora locale, con il vento che raggiungeva i 115 nodi e la pressione centrale a 927 hpa, ed è stato localmente devastante.
L’allerta per possibili alluvioni lampo e frane era stato lanciato per tutto il nord e il centro di Luzon. Il governo ha poi ordinato l’evacuazione di parte degli abitanti della città di Dinapigue, nella provincia di Isabela, circa 150 km a nord di Manila. Ai gestori delle dighe di Pantabagan (provincia di Nueva Ecija) e Magat (provincia di Isabela) è stata data disposizione, prima che arrivasse il tifone, di abbassare il livello dei bacini, in previsione dell’arrivo di piogge molto intense.
Dopo il landfall, Chebi ha attraversato l’isola di Luzon da est a ovest, per riemergere sul Mar Cinese Meridionale. La tempesta è probabilmente destinata a fare un secondo “landfall” in Vietnam la prossima settimana.
Alle 6 GMT di sabato, infatti, il tifone era già centrato all’estremità occidentale di Luzon (16,1°N, 120,3°E), in procinto di tornare in mare. Il vento sostenuto raggiungeva i 90 nodi, con raffiche a 110 nodi che soffiava intorno ad un centro di bassa pressione di 954 hpa. La tempesta si muoveva verso ovest ed è previsto un leggero rinforzo nelle successive 24 ore, seguito da un progressivo lento indebolimento nei giorni successivi.