Ecco l’allerta meteo gialla diffusa per sei regioni italiane.
Maltempo: ancora temporali al nord
8 agosto 2018
Continuano fenomeni di diffusa instabilità sulle regioni settentrionali del nostro Paese provocati dalle correnti di aria moderatamente più fresca provenienti dalla Francia, dalla giornata di domani i temporali diventeranno ancora più frequenti a partire dal nord-ovest.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un ulteriore avviso di condizioni meteorologiche avverse che integra ed estende quelli diffusi nei giorni scorsi. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede, a partire dal pomeriggio di oggi mercoledì 8 agosto, precipitazioni sparse, a carattere prevalente di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna.
Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, giovedì 9 agosto, allerta gialla su alcuni settori di Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, sui territori di Veneto ed Emilia-Romagna e su parte dell’Umbria.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri