Meteo estremo ben più di quanto sia la media degli eccessi che erano soliti interessare il Vecchio Continente è stata prospettata dal Centro Meteo europeo per venerdì 21 e sabato 22, giorni ormai prossimi all’Equinozio d’Autunno astronomico che è atteso alle ore 3:54 del mattino di domenica.
Estremi meteo divenuti consueti, che appaiono crescere questi ultimi anni, forse a causa di complicazioni assai serie del clima in Oceano Atlantico e nelle regioni polari.
In sintesi: una profonda area ciclonica si porterà verso le Isole Britanniche trascinando dietro di sé una scia di aria molto più fredda della media. Le stime prospettano valori anche di 10°C sotto la norma del periodo, perciò definiremo tale masse d’aria non fresca, bensì fredda.
Il ciclone nord europeo attiverà un massiccio richiamo di aria calda che surriscalderà l’Europa centrale, dove si potrebbero registrare fin circa 14°C/15°C sopra la media del periodo.
Un fronte freddo dividerà le due diversissime masse d’aria, e sarà associato ad un profondo minimo di bassa pressione, un ciclone extratropicale che nel moto verso est prenderà forza, e potrebbe causare burrasche nel Mare del Nord, Isole Britanniche e Scandinavia, con venti molto forti, rovesci di pioggia, grandine, temporali.
Le ultime proiezioni prospettano una rotta del ciclone, di nuovo più meridionale, che andrebbe a coinvolgere nazioni densamente popolate del Mare del Nord Meridionale come il sud Inghilterra, il nord est della Francia, il Benelux, la Germania, la Polonia, i Paesi Baltici e parte della Russia occidentale.
Avremo una sorta di tempesta perfetta, alimentata dal fortissimo divario termico, quale ideale struttura ciclonica per divenire una potenziale spina nel fianco all’Estate europea. Innanzitutto perché trascinerà dietro se aria molto fredda, e dopo tanto calore in accesso, stavolta parliamo di aria fredda polare.
Ma per l’Italia le notizie sono contrastanti:
il caldo oltre la media non è detto che termini nei primi giorni della prossima settimana, ma anzi, potrebbe proseguire per tutto il fine mese. Le previsioni meteo sono contrastanti già nel breve termine, quindi andremo cauti per qualche giorno, anche se una rotta della linea di tendenza la definiamo sempre con la nota “da confermare”.
Le previsioni meteo non sono certezze, la loro affidabilità oscilla a seconda della situazione ed evoluzione, del periodo dell’anno.
Le novità all’orizzonte ci sono, ma non ci sembrano risolutive per porre termine alle forti anomalie termiche che sono causa di ondate di caldo persistenti sull’Italia.
Emerge ancora una volta l’estremizzazione del clima europeo, con fenomeni atmosferici eccessivi, più tipici di aree a clima continentale come ad esempio il Nord America.
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