La percezione di qualsivoglia avvenimento che condiziona le nostre vite è soggettiva, è soggettiva anche la percezione meteo di determinati eventi. Giusto che sia così, sia ben chiaro, perché quel che è caldo per una persona può non esserlo per un’altra (per il freddo vale lo stesso concetto).
Ed allora, capite bene che per poter definire uno scenario meteo, magari stagionale, estremo v’è necessità di un’analisi che trovi solida fondamenta su dati confutabili. Allora, ovvio che un bilancio conclusivo lo si potrà stilare a settembre, ma a ridosso dei giro di boa stagionale non possiamo esimerci da proporvi qualche piccola valutazione.
Fatevi una domanda: cosa ricordate di giugno? Probabilmente non il caldo. Probabilmente ricorderete maggiormente le piogge, i temporali, i nubifragi, le rinfrescate. Sapete perché? Perché sono stati più numerosi gli episodi in tal senso piuttosto che le ondate di caldo. Il caldo ha fatto visita per qualche giorno in più al Sud Italia, ma senza quell’eccezionalità che caratterizzava gli anni addietro.
Secondo quesito: qual è il ricordo della prima decade di luglio? Probabilmente rammenterete la prima, vera ondata di caldo africano ma anche la successiva gradevole rinfrescata. Su talune regioni, segnatamente al Nord, è probabile che siano rimasti impressi i nubifragi, i super temporali, le grandinate.
Ora provate a tirare le somme. Noi, ragionandoci su, non possiamo far altro che confermare un’Estate altalenante. Volendo considerare quanto accaduto anche al di là dei nostri confini possiamo parlare di un’Estate dal meteo estremo. Su vaste zone del vecchio continente abbiamo avuto un numero di fulmini e temporali dalla portata eccezionale, così com’è stato eccezionale l’ondata di caldo che investiva l’Europa occidentale. Caldo simil tropicale, sfociato successivamente in devastanti temporali (ad esempio in Francia).
Ed ora che accadrà? Cosa ci aspetta? Beh, se guardiamo i modelli stagionali non possiamo non evidenziare come la dinamicità sia la prerogativa essenziale dell’intera stagione estiva. Se guardiamo ai modelli deterministici non possiamo non notare un’alternanza tra fiammate africane e break rinfrescanti (attenzione ai temporali).
Insomma, sicuramente è ancora presto per poter stilare un bilancio definitivo ma certamente fin da ora possiamo affermare che stiamo vivendo un’Estate sostanzialmente diversa dalle precedenti. E chissà che anche il mese d’agosto non vada a ripercorrere le orme di quei mesi d’agosto che caratterizzarono gli anni 80-90. Ricordate i temporali del post Ferragosto? Quei temporali che segnavano il termine della stagione? Chissà, magari torneremo a vederli.