Ci siamo quasi. Tra poco, più o meno in là, leggere nuovamente termini meteorologici che sono entrati a far parte di diritto del linguaggio comune. Giusto o sbagliato che sia, è così.
Se ne abuserà, si cercherà la notizia, si cercherà di richiamare l’attenzione. Anche quando non ce ne sarà realmente bisogno. Noi, dal canto nostro, stiamo già cercando di darvi qualche informazione utile circa le svariate ipotesi sull’imminente estate. Cercheremo l’obbiettività, perché è quella che paga, ma se sentirete anche noi pronunciare certi termini non dovrete spaventarvi. Se li useremo sarà perché ce ne sarà effettivamente bisogno.
Sapete che termini quali canicola, calura, afa, vengono utilizzati anche in altri Paesi? Certo, non in italiano ma nella lingua di appartenenza. In Spagna ad esempio, in Grecia, in Francia, in Portogallo. Addirittura in Germania, in Polonia. Perché i termini che stiamo richiamando rappresentano condizioni meteo-climatiche di un certo tipo. Diciamo pure estreme.
Ed ecco che quando si parla di estremi ci si chiede se è estremizzazione nella notizia oppure no. Beh, a quel punto dovrete essere voi ad avere ben chiaro il quadro della situazione. Dovrete essere voi in grado di capire se l’utilizzo sarà corretto oppure no. Dovrete essere voi capaci di capire se il loro utilizzo avverrà per catturare la vostra attenzione o più semplicemente per descrivere una situazione meteorologica ben precisa.
Poco importa, quel che importa probabilmente è che l’Estate sta arrivando ed ora – diciamolo – c’è davvero una gran voglia di bella stagione!