Nonostante gli ultimi giorni segnati da clima fresco gradevole, nel complesso la prima parte di giugno e il mese di maggio sono stati caratterizzati da temperature superiori al normale, grazie ai prevalenti flussi di correnti nord-africane.
Non sono mancati i temporali e a tratti maltempo del tutto inusuale per il periodo, ma questo clima caldo ha favorito l’accumulo di calore anche sul mare. Secondo i dati del CNR Roma, le temperature superficiali dell’acqua sono nettamente superiori alla norma su tutto il bacino del Mediterraneo.
Fa eccezione il lato estremo occidentale, ovvero l’area del Mare di Alboran, unica zona che presenta acque con termiche superficiali inferiori alla norma probabilmente per una serie di fattori, fra cui l’influenza delle acque dell’Atlantico che quest’anno si presentano più fredde del normale.
Nel dettaglio, anche i mari attorno all’Italia risultano mediamente più caldi anche di 2-3 gradi rispetto alla norma di questo periodo. Sull’Adriatico le anomalie sono addirittura eclatanti, con addirittura punte fino a 5 gradi più elevate della norma.
Questo mare così caldo può essere preoccupante in vista del prosieguo stagionale e soprattutto poi a fine estate ed inizio autunno, perché potrebbe esaltare ulteriormente i fenomeni meteo estremi. Le attuali anomalie sono comunque solo nello strato dell’acqua superficiale.
Siamo appena ad inizio estate, quindi potrebbe essere sufficiente un periodo ventoso, senza necessariamente troppo refrigerio, per rimescolare l’acqua del mare ed attenuare così, in modo considerevole, le attuali anomalie termiche positive.