Scattano le polemiche. Polemiche come ogni anno, polemiche che per certi versi hanno ragion d’essere.
Polemiche per le previsioni meteo pasquali, polemiche perché ormai l’emettere bollettini meteorologici più o meno affidabili è diventato un gioco di ruolo. Stiamo parlando di un periodo che cade tra marzo e aprile, ovviamente a seconda delle annate, ma a prescindere da ciò è il periodo propizio per le prime gite turistiche.
L’Italia è un Paese votato al turismo. Le bellezze naturale sono incommensurabili, varie, spettacolari. Mare, montagna, colline, pianure, città d’arte. Abbiamo tutto, siamo amati dai turisti stranieri e il turismo è un fondamentale volano della nostra economia. Chiaro, quindi, che stilare una previsione meteo il più possibile aderente alla realtà diventi necessità.
Mancano 10 giorni, grosso modo, quindi si entra in quel range temporale che per noi del settore prende il nome di “lungo termine”. Noi, dal canto nostro, non ci stancheremo mai di ricordarvi che quando si ragiona oltre i 3-4 giorni si deve necessariamente parlare di trend evolutivo. Evoluzione, non previsione. Quando si leggono articoli che si spingono in quella direzione lo si deve fare scientemente, con distacco, senza esacerbare i toni.
Possiamo guardare i modelli matematici di previsioni e farci un’idea, soltanto un’idea. Si valutano tutte le ipotesi in campo, si parla di possibilità o magari di probabilità. Non di certezze. La certezza, al momento, è che probabilmente si proseguirà sulla strada della dinamicità atmosferica, così come si conviene alla primavera. Onestà intellettuale vuole che vi aggiorni sui possibili scenari e gli scenari indicano anche una discreta probabilità di tempo incerto, forse persino freddo. Ciò detto inutile soffermarsi sui dettagli, perché i dettagli li conosceremo eventualmente 2-3 giorni prima.
Ora prepariamoci, perché quasi certamente si scateneranno altre polemiche. Il turismo va protetto, la stagione turistica è alle porte e non si può affrontare l’argomento previsioni meteo con superficialità. Per questo leggerete approfondimenti ponderati, cauti, non certo estremizzanti. Insomma, cercheremo di trattare le previsioni meteo così come meritano: con professionalità.