Il caldo eccezionale, che di recente ha colpito la Scandinavia con record fin oltre il Circolo Polare Artico, non è certo un episodio isolato in quest’estate. Tutto ciò deriva dall’anomala posizione dell’anticiclone molto sbilanciato verso nord, che tende a convogliare masse d’aria calde di matrice subtropicale.
La cupola anticiclonica si sta nel frattempo di nuovo rinvigorendo, dopo una temporanea flessione, con elevati geopotenziali proprio sulla Penisola Scandinava. Le temperature torneranno di nuovo ad impennarsi su livelli estremi.
Ci sono quindi ottime possibilità che vengano battuti nuovi record, soprattutto in Norvegia e più a nord fino alle Svalbard. Il caldo ripetuto sulla Penisola Scandinava è così eccezionale tanto da poter essere paragonato all’atroce estate 2010 della Russia o a quella del 2003 sull’Europa occidentale.
In questo scenario, per gli scandinavi un caldo di questa portata è una cosa del tutto nuova, e non sono per nulla attrezzati per difendersi. Gli impianti di aria condizionata infatti, non vengono installati. E gli edifici sono progettati per attirare, non per respingere il calore.
La situazione non sembra destinata a sbloccarsi facilmente, con l’anticiclone che potrebbe ancora essere una costante nelle prossime settimane. Farà caldo anche in molte nazioni dell’Europa Occidentale, sebbene non con l’eccezionalità riscontrata alle alte latitudini.