Si va chiudendo la lunga battaglia che ha visto contrapporsi per svariati giorni la saccatura franco-iberica con un’area altopressoria di matrice sub-tropicale che aveva messo radici al sud dell’Italia, e che oggi ritroviamo sulla penisola Ellenica, in via di progressiva attenuazione a livello di geopotenziali.
Merito di questo progressivo ritorno alla normalità è da attribuirsi all’Anticiclone delle Azzorre, che una volta tanto riesce a spingersi in maniera abbastanza netta sull’area centro-occidentale del bacino del Mediterraneo, colmando il dislivello barico tra il cavo d’onda atlantico su centro-ovest Europa e l’alta pressione libica in espansione sullo Ionio e la Grecia.
L’Italia si è ritrovata a metà strada fra le due circolazioni così differenti, che hanno così determinato anche quella forte differenziazione termica tra le regioni settentrionali e quelle meridionali.
Gradiente termico che permane tuttora di un certo rilievo, in considerazione del fatto che sul sud dell’Italia persiste ancora una circolazione d’aria molto calda in quota, con temperature in qualche caso ancora prossime ai 40 gradi, e che sarà definitivamente spazzata via nelle prossime 12 ore dai venti settentrionali ormai incombenti anche sulle estreme zone meridionali.
Tale situazione è ben evidenziata anche dall’immagine Satellitare, che individua un’area nuvolosa al momento posizionata tra Basilicata e Puglia, e che rappresenta il confine tra le correnti più fresche e quelle ancora calde pre-esistenti. Tale impulso frontale determina debole attività temporalesca, durante la mattinata presente anche sulle coste della Campania.
Ed in conclusione, ecco le temperature appena rilevate, già in discesa rispetto ai valori raggiunti a fine mattinata:
Catania/Sigonella +37°C
Catania/Fontanarossa +36°C
Grottaglie +35°C
Lecce +34°C
Lampedusa +33°C
Ciampino +32°C
Crotone +32°C
Guidonia +32°C
Questa pausa di tempo stabile ed Anticiclonico non sembra destinata ad avere lunga durata, e già giovedì una nuova saccatura nord-Atlantica determinerà un peggioramento a partire dal nord, a conferma che la fase di decadimento dell’estate è ormai ad uno stadio ben avanzato.