Come anticipato nello scorso editoriale, il flusso atlantico avrebbe cominciato a rallentare e a produrre ampie anse che avrebbero inaugurato un periodo caratterizzato dagli scambi meridiani. In questi prossimi giorni la nostra penisola assaggerà il ramo ascendente di questa onda, ramo ascendente che provocherà una potente rimonta anticiclonica di matrice africana sul nostro paese. Sarà questa la chiusura roboante di un trend climatologico a caratteristiche calde che fin da settembre aveva contraddistinto un po’ tutta l’Europa, dominata dalle depressioni atlantiche che hanno saputo portare ingenti quantitativi di piogge su tutte le regioni occidentali europee.
Ora con l’avvento dell’alta pressione subtropicale il canovaccio climatologico europeo subisce una forte sterzata verso un trend caratterizzato non più da interscambi paralleli ma bensì meridiani. Sia chiaro a tenere le redini del tempo sarà sempre il flusso atlantico, infatti le dinamiche stratosferiche vedono per il momento un vortice polare stratosferico ancora implacabile, ma mentre prima esso aveva il suo centro sulla Groenlandia e il Labrador ora tende a prendere forma bilobata andando a isolare un nuovo centro sull’artide europeo.
Questo cambiamento stratosferico favorirà nei prossimi giorni un rafforzamento del vortice polare sull’Artide europeo con livelli geopotenziali e termici di tutto rispetto. Questo rafforzamento del vortice polare farà piombare tutta l’Europa settentrionale in pieno inverno e porrà le basi per il cambio di stagione sul resto del continente. Infatti pur essendo il nostro continente ancora sotto l’influenza delle correnti atlantiche esse avranno una tendenza ormai marcata alla formazione di anse, come detto in precedenza, favorendo così scambi meridiani che porteranno nel weeckend l’inverno sui Balcani, e successivamente, probabilmente anche sull’Italia.
Naturalmente questa è una previsione climatologica che ci consente di affermare con una certa sicurezza la fine per i primi giorni di Novembre del caldo sopramedia in Europa e probabilmente dell’avvento di un trend più fresco sottomedia. Per quanto riguarda l’Italia pur denotando le avvisaglie di un brusco cambiamento climatologico con l’entrata franca dell’inverno già entro la prima decade di Novembre, come oggi alcuni modelli intravvedono (GFS), rimango in attesa dei prossimi aggiornamenti per decretare l’inizio dell’inverno 2006-2007, che comunque stando ai parametri climatologici a nostra disposizione sembra promettere bene.