Vi esponiamo una meteo riflessione che sotto sotto avete espresso in tanti. Ormai è probabilissimo che buona parte d’Italia sarà interessata dal maltempo, ci saranno anche nubifragi, le cronache parleranno di allagamenti, disagi, danni dal vento, dall’incuria, dal dissesto idrogeologico.
Poi avremo la notiziona, perché questi anni succede sempre più rado, cadrà la neve sulle Alpi e poi le alte quote dell’Appennino, le cime del Gennargentu in Sardegna. Insomma, passerà una bassa pressione con un complesso sistema di perturbazioni autunnali. Un evento meteo che era nella norma un tempo per questo periodo dell’anno.
Ma negli ultimi autunni ha prevalso l’Alta Pressione e ogni volta che piove è da notizia di prima pagina dei giornali, subito fioccano le allerte meteo.
L’Autunno 2017 esordisce normale, persino freddino a Settembre dopo un’Estate assurda, e d’istinto ci aspettavamo da un mese d’Ottobre altrettanto piovoso, invece è stato molto più caldo della media, e soprattutto arido per buona parte d’Italia.
In Ottobre ci sono stati gravi incendi in aree d’Italia che in questo mese non t’aspetti, in località dove le cronache di altri anni parlavano spesso di eccessivo maltempo. E quei giorni non sono molto distanti dai tempi d’oggi, e ciò potrebbe far desumere che il nuovo clima sia soprattutto derivante da normali fluttuazioni del Clima, da cicli, fasi.
A Bonn dal 6 al 17 novembre si terrà la Cop 23, una conferenza su clima che farà il punto della situazione a seguito degli accordi di Parigi. E già ci sono i primi dati allarmanti come ormai avviene ogni volta. I 2°C fissati dal protocollo di Parigi dove avevano aderito tutti i Paesi del Pianeta, eccetto il Nicaragua, con la successiva uscita degli USA, sono un’utopia.
Il Guardian utilizzando i dati pubblicati il 30 ottobre dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) sottolinea che gli obiettivi di Parigi sono ormai un’illusione, e che sarà già un’impresa rallentare il riscaldamento climatico a 3°C entro il 2100.
I dati meteorologici che provengono da tutto il Pianeta continuano a stilare un elenco di anomalie climatiche preoccupanti, ciò nonostante si sia solo all’inizio dell’aumento termico previsto dagli scienziati. Ma forse non è tutta colpa del Riscaldamento del Pianeta.
Noi, da non scienziati che siamo, osserviamo che troppo spesso gli “scienziati divulgano informazioni allarmistiche” che poi vengono smentite.
Noi leggiamo, osserviamo, ascoltiamo, rispettiamo i pareri, ma consentiteci di riservarci anche la libertà di esprimere qualche perplessità sull’eccesivo allarmismo, ma attenzione, non che sia una “balla” il cambiamento del clima, è che ci sono varie incertezze sui perché nel dettaglio.
Or ora ci limitiamo ad una domanda, avremo la prosecuzione di Autunno nella norma? Le piogge continueranno tutto Novembre? I mesi invernali saranno da Inverno? L’ondata di maltempo di questo scorcio di Novembre sarà un evento isolato oppure dovremmo attendere la Primavera per averne un’altra di simile intensità?
Le previsioni a 15 giorni, che ben si sa hanno un’affidabilità comunque bassa, prospettano altre piogge ed anche eventuali periodi di clima freddo. Ma dopo che succederà? Dobbiamo recuperare varie centinaia di millimetri di precipitazione per attraversare la prossima Estate che potrebbe essere ancora calda, o forse no, ma che in Italia presenta la pecca di essere per buona parte del Paese arida.
Quello che più ci inquieta non sono le catastrofiche previsioni per il 2100, ma se avremo precipitazioni nella media i prossimi anni, se avremo stagioni che ci consentano una parvenza di normalità, poi ai cambiamenti del clima ci si adatterà come fecero i nostri avi, perché le variazioni climatiche non sono una novità di questi giorni.
Ma ancor più sono preoccupanti gli estremi del clima che sempre più si stanno manifestando in ormai tutto il Pianeta, ed anche in Italia. Con fenomeni atmosferici inconsueti.
Al cambiamento del clima, che sia temporaneo, ma tanto il clima cambierà sempre, già si fa ben più di qualcosa, dall’agricoltura alle nostre abitudini, ma senza l’acqua non c’è vita.