Meteo invernale, freddo, neve. La ricerca, spasmodica – di appassionati e non – è già iniziata.
Riflettevamo sulla correttezza – o meno – della definizione di freddo per l’imminente diminuzione delle temperature. Abbiamo detto che si, è corretta, ma ovviamente va ponderata al meglio. Siamo ancora a ottobre, è impensabile immaginarsi condizioni meteo climatiche da pieno inverno.
Come consuetudine c’è già chi guarda oltre, chi cerca – nei modelli matematici di previsione – qualche segnale che possa annunciare un cambiamento epocale. Beh, al momento non lo abbiamo. Non vogliamo disilludere nessuno, ci mancherebbe, ma è bene volare bassi. Riferendoci ai modelli, chi ci segue lo sa, le incertezze previsionali sono innegabili. E non riguardano soltanto noi, credeteci, perché andando ad analizzare le performance modellistiche delle ultime settimane è emerso un calo dell’affidabilità in vaste aree dell’emisfero settentrionale.
Quindi, ricapitolando, è giusto iniziare a parlar di freddo. Ci mancherebbe. Ma è più corretto parlare di piogge, perché le piogge – da che mondo è mondo – sono la prerogativa essenziale dell’autunno. Poi si, le nevicate potranno imbiancare i rilievi e ciò sarebbe assolutamente normale. Non sarebbe normale, invece, che freddo e neve giungessero prematuramente alle basse quote. Non che non possa accadere, in passato ci sono esempi in tal senso. Ma il clima è cambiato, lo sappiamo, quindi i sogni dei cosiddetti “freddofili” dovranno proiettarsi oltre. Oltre ottobre.