Un’ondata di caldo come quella in atto si fatica a trovarla nel passato. Si è vero che nel 2003 se ne ebbe una terribile nell’agosto all’interno di un’estate dal caldo record. Ma quest’anno è tutto amplificato, tutto peggiore.
Innanzitutto c’è una gravissima siccità che aumenta i disagi, il caldo li aggrava e produce una sensazione di malessere per una natura che sembra cambiare aspetto. Nel frattempo in molte località l’acqua viene razionata, ed il numero di territori in emergenza idrica si allargano ogni giorno.
Siamo in emergenza meteo.
Da giorni milioni di italiani vivono trincerati in casa, tra ventilatori e climatizzatori, per sopportare una calura straordinaria che sta assumendo intensità record.
Si cerca in ogni modo di alleviare la calura.
Ma c’è chi non può farlo. In ogni città e paese sono attivi sistemi di assistenza per l’ondata di calore. E a patire parecchio sono soprattutto le persone anziane, specie coloro che vivono da sole. Queste sono monitorate, si cerca di sostenerle in un momento difficilissimo, anche con piccoli gesti come fare la spesa, portare un ventilatore, oppure regalare dei biglietti per il cinema, per la piscina.
Però stanno male anche i giovani, per altro, anche coloro che stanno in vacanza al mare, perché questo è un caldo prepotentissimo, malsano, è un calore che non ci appartiene, che tanti non si aspettavano e non erano pronti ad affrontare.
Non sappiamo se questo deriva dal meteo estremo che gli scienziati da anni ci dicono sia arrivato, ma la realtà è da anni, quasi ogni estate che si vive malissimo, in quella stagione che un tempo era dedicata alle attività all’aperto, non di certo a stare tappati in casa come topi in gabbia perché all’esterno la calura ha assunto proporzioni mostruose.
Chi vive nelle grandi aree urbane non ha sollievo neppure di notte, e si dorme malissimo, semmai si riuscisse a prender sonno.
Il Ministero della Salute ha prontamente emesso una allerta caldo con indice rosso, il maggiore fra tutti. Siamo in un’emergenza meteo come non succedeva da tempo.
Or ora cerchiamo di resistere aspettando lunedì che questo patimento inizi a finire, ma sarà opportuno cominciare a pensare che le stagioni estive di una volta non ci sono più, e che le frequenti ondate di calore richiedono strumenti adeguati per vivere meglio.