Quella che ci interessa da oltre una settimana, è una delle maggiori ondate di calore dei tempi recenti. I record storici di temperatura sono stati superati da numerosissime località, i 40° centigradi sono stati raggiunti da un numero di luoghi come non era avvenuto neppure nel 1983 e nel 2003.
Questa ondata di caldo fa parte di un set di eventi meteo estremi che ci sono stati quest’estate. Quella in atto è la quinta ondata di calore, e dopo Ferragosto potremmo averne una sesta.
A generare anomalie climatiche così gravi è un’altra anomalia: la linea di confluenza equatoriale si è portata eccezionalmente a nord, e a spinto verso il Mediterraneo centrale e quindi l’Italia, l’aria del deserto del Sahara. Quanto avvenuto è un’anomalia di portata straordinaria.
Volessimo fare una sorta di paragone con l’equivalente in freddo, dovremmo citare eventi come quelli del 1956 e del 1929.
I picchi termici più elevati hanno raggiunto i 45°C su molte stazioni meteorologiche omologate, mentre alcune stazioni meteo amatoriali hanno anche superato tale soglia.
Questa anomalia del clima ha portato a un sensibile aumento della temperatura superficiale dei nostri mari, i quali hanno raggiunto valori analoghi a quelli tropicali.
Purtroppo quello che in queste settimane vi abbiamo descritto è uno degli eventi più rilevanti di cui la storia della meteorologia italiana abbia memoria.
Nella descrizione di questi eventi meteorologici è sempre complesso trovare le giuste parole e aggettivi, in quanto dobbiamo rappresentare con testi e grafiche quello che avviene e che succederà. Le scelte che facciamo nell’uso dei termini e nelle grafiche potrebbero apparire discutibili, in specie quando si parla di condizioni meteorologiche così fuori dalla normalità.
Il concetto di normalità meteorologica è comunque un dilemma: avere un tempo atmosferico uguale alla media stilata dagli statistici è da sempre stato arduo, ma qui ci troviamo davanti ad anomalie estreme.
Vorremmo che fosse chiaro: stiamo vivendo un periodo meteorologicamente storico, forse questo non tutti lo hanno compreso, perché è estate, e si dà per scontato che il caldo sia un evento meteo normale, non è così: abbiamo avuto una calura straordinaria. Quando questo succede anche i termini sono inusuali, straordinari, a volte urlati, al fine di esaltare l’avvenimento e dargli la corretta importanza.
Vorremmo che questa ondata di caldo venisse ricordata come un evento straordinario, perché lo è stato realmente.
Adesso, per fortuna l’evento meteo è prossimo ad attenuarsi, ma la calda estate 2017 non è finita e potrebbe avere in serbo altre sorprese.