Combattere la brina con i mezzi volanti. E’ una soluzione che potrebbe sembrare fin troppo spettacolare, ma è anche assolutamente vitale per la salvaguardia delle viti. In tutto il mondo, sempre più viticoltori stanno ricorrendo agli elicotteri per mettere in salvo i vigneti. A livello mondiale i danni in agricoltura determinati dalle gelate, costituiscono le principali cause di perdita di reddito per le aziende agricole. Sostanzialmente, con l’ausilio degli elicotteri viene sparata tanta aria calda verso terra, in modo da rimuovere l’aria gelida stagnante in basso e sciogliere lo strato di brina che così tanti danni provoca alla vite. Quando viene prevista una notte rigida, già il giorno prima nel pomeriggio si inizia ad organizzare l’operazione tramite un contatto fra i piloti e i viticoltori, con il decollo degli elicotteri che avviene poi all’alba.
I vignaioli ricorrono quindi ai ripari contro i danni del gelo, assoldando sempre più spesso società che mettono a disposizione gli elicotteri e sembra sia un metodo sostenibile anche da un punto di vista economico (circa 200 euro per ettaro). Nella scorsa settimana alcuni viticoltori delle campagne tra Husseau e St Martin le Beaua sud-ovest di Parigi, in Francia, si sono organizzati proprio chiamando gli elicotteri, per scongiurare il rischio di possibili gravi danni derivanti da una gelata primaverile. Quello degli elicotteri è solo uno dei quattro sistemi utilizzati contro il ghiaccio nelle vigne: gli altri sistemi sono le macchine del vento (anche queste spingono l’aria calda dall’alto), gli irrigatori e i bruciatori ad aria calda, quasi identici a quelli utilizzati nelle mongolfiere, con l’aria scaldata dal livello del suolo.