L’estate inizia a perdere colpi: un forte break è giunto negli ultimi giorni, un altro potrebbe giungere verso il 20 agosto, di entità da definire. Nel frattempo ci sarà però spazio per l’ennesima ondata di calore africana, la sesta della stagione. Di sicuro non dovremmo più aspettarci il caldo così estremo e prolungato che ha caratterizzato la prima decade d’agosto, ma sarebbe stato folle che proseguisse ancora quella situazione così anomala.
Attenzione però a dare già per spacciata l’estate, che può avere ancora molto da dire prima di avviarsi ad una vera decadenza. E’ bene concentrare ancora l’attenzione sull’ITCZ, acronimo di zona di convergenza intertropicale.
Più volte abbiamo evidenziato, nel corso dell’estate, come il fronte di convergenza intertropicale (quello che delimita la zona dove si spingono le piogge equatoriali) si sia mantenuto ben più a nord rispetto al trend normale ed è questo uno fra i fattori principali che hanno giocato a favore delle espansioni dell’anticiclone sub-tropicale fin sul Mediterraneo.
La causa del clima infuocato di quest’estate è proprio quest’anomalia sul comparto occidentale africano. Nella prima decade di agosto la linea di convergenza è salita di nuovo più a nord, con accentuazione dell’anomalia. Lecito attendersi altre facili invasioni africane da qui a fine agosto, se non oltre. Saranno possibili fiammate ancora forti, ma non più persistenti.