Per ora tutto procede come previsto e dai modelli odierni prende corpo la rasoiata fredda che interesserà l’Italia ai Santi e nei giorni a seguire.
Questa rasoiata fredda dovrebbe avere una durata di qualche giorno ed interesserà principalmente le regioni Adriatiche che saranno le più esposte in quanto l’obbiettivo dell’irruzione fredda sono i Balcani.
La particolarità dell’evoluzione dei prossimi giorni sarà quella che avremo un crollo della temperatura in tempi molto brevi e si passerà da valori mediamente di 8° sopra la media (a 850 hPa o 1520mslm) a temperature mediamente di 5° sotto la media (ad 850 hPa o 1480mslm), per il resto un evento simile, dal mio punto di vista, non è eccezionale ai primi di Novembre anche se relativamente raro.
La parola “mediamente” va sottolineata in quanto sull’Adriatico le temperature potrebbero sfiorare valori di anche 8° sotto la media del periodo in esame, mentre sul NW potrebbero anche non andare oltre i 3° sotto la media. La parola “rasoiata” indica invece che l’obbiettivo reale dell’irruzione fredda saranno i Balcani, ma a causa della particolare situazione barica con le correnti da Est al suolo l’aria fredda si farà sentire anche sull’Italia, in particolare sul Medio Basso Adriatico.
Guardando l’evoluzione della settimana, oggi e domani avremo tempo abbastanza bello su tutta Italia anche se domani potremo avere una certa nuvolosità al Nord a causa di un temporaneo flusso da WSW al suolo, mentre a 500 hPa persisteranno le correnti da NW a causa di una gobbetta anticiclonica ad Ovest delle Alpi.
Tra martedì e mercoledì avremo la formazione di un anticiclone al Suolo sull’Inghilterra, con valori di pressione molto elevati; questo anticlone formerà anche un “naso” a Nord delle Alpi (nome ufficiale indicato per una situazione barica con una pressione maggiore a Nord delle Alpi rispetto a Sud di esse) e così avremo correnti da Est al suolo sul Nord Italia. A questa configurazione al suolo avremo associato un flusso di correnti da NW a 500 hPa.
Con questa situazione barica, mercoledì avremo anche il passaggio di un fronte da NW verso SE associato ad una debole e temporanea ondulazione del flusso a 500 hPa e la formazione di un minimo secondario al suolo sull’Alto Tirreno. Questo porterà ad un’instabilizzazione del tempo al Centro Sud con tante nuvole e alcune precipitazioni (probabilmente neanche molto significative) più probabili sul Versante Tirrenico. Al Nord, in particolare al Nord Ovest, splenderà il sole a causa dei venti di ricaduta dalle Alpi. Solo sulle zone di Dorsale potrebbe esserci qualche fiocco di neve portato da Nord per effetto “sfondamento” dato che oltr’Alpe avranno uno stau di media intensità con una quota neve in discesa dai 2500 ai 1000mslm.
Giovedì e venerdì persisterà la situazione barica con correnti da NW a 500 hPa e da Est al suolo (il minimo formato sull’Alto Tirreno ormai si dovrebbe essere trasferito sullo Ionio) e così avremo una sensibile diminuzione delle temperature a tutte le quote, maggiore sul Versante Orientale e minore su quello Occidentale.
Al Nord e sull’Alto Tirreno il tempo dovrebbe restare abbastanza bello, fresco e ventilato, mentre sul Versante Adriatico avremo delle precipitazioni da stau, anche di un certo rilievo, tra Molise ed Abruzzo con una quota neve intorno a 1000mslm, localmente a quote più basse; già da venerdì però assisteremo ad un miglioramento. Al Sud e sul Medio Basso Tirreno invece avremo un’instabilità con rovesci sparsi in particolare giovedì, mentre saranno più localizzati al Sud Venerdì.
Venerdì l’Anticiclone al suolo presente sull’Inghilterra si sposterà rapidamente sul Centro Europa e sarà associato ad un aumento di Geopotenziali a 500 hPa ad Ovest delle Alpi. L’italia così, da sabato, tornerà sotto il dominio anticiclonico con correnti da NW a 500 hPa e variabili al suolo, il tutto porterà il ritorno del bel tempo su tutta la Penisola e probabilmente potrebbero ripresentarsi le nebbie al Nord, solo l’estremo Sud dovrebbe avere un tempo disturbato da infiltrazioni fresche associate a rovesci sparsi.
Le temperature però tenderanno ad aumentare molto lentamente a partire da sabato e, in particolare, aumenteranno in quota in quanto l’aria fredda tenderà a ristagnare nelle valli e nelle pianure; l’aumento poi sarà leggermente più sensibile sul versante Occidentale che su quello Orientale della Penisola.
Alla fine avremo finalmente un calo termico, ma le tanto attese precipitazioni, in particolare al Nord dove si continuano a registrare deficit pluviometrici di rilievo, non si vedono neanche nel lungo termine. L’unica cosa positiva per le alpi è che da venerdì potrebbero crearsi le condizioni per innevare artificialmente le piste da sci oltre i 2000mslm con una resa relativamente buona (ma non ottima).
Ci riaggiorniamo mercoledì per valutare questa evoluzione che, dal mio punto di vista, si presenta ancora dinamica con l’intensità del calo termico che resta ancora leggermente incerto e per dare conferme sull’evoluzione dei giorni a seguire.