Illusione? Desiderio? Ipotesi? Per il momento non c’è nulla di concreto, giusto dirlo e ribadirlo, ma è inutile negarlo: si guardo con impazienza alla prossima settimana. Il motivo? Beh, dato quel che ci aspetta nei prossimi giorni non potrebbe essere altrimenti. L’ondata di caldo che sta per investirci rischia, visto il periodo, di assumere connotati di eccezionalità.
E’ da inizio mese che abbiamo a che fare con l’Anticiclone africano. Non l’Alta delle Azzorre, che decenni or sono veniva ad allietare la nostra bella stagione. Col passare degli anni sono divenute sempre più frequenti, durature e cattive le ondate di caldo sahariane. E’ un qualcosa che ha ribaltato il concetto di normalità, al quale c’eravamo affezionati ma che forse andrebbe rivisto. Ecco quindi che i break, più o meno duraturi, vengono considerati una manna dal cielo.
Mettiamoci la siccità, che in alcuni casi sta diventando drammatica. Aggiungiamoci le sofferenze fisiche, inevitabili in condizioni d’afa assoluta. Ecco quindi che le proiezioni a lungo termine, quelle modellistiche, rappresentano una scappatoia imprescindibile. Ora, luglio sarà in grado di portarci un cambiamento sostanziale? Non lo sappiamo. Quel che sappiamo, al momento, è che i modelli mostrano variazioni importanti e in quanto tali rappresentano un desiderio di tutti noi.
Arriverà il fresco? Forse. Torneranno i temporali? Possibile. Ma siamo certi che sarà vera svolta? Difficile? Per esperienza, lo ripetiamo da tempo, configurazioni di blocco quale l’attuale sono difficilissime da scalzare. Potrebbe esserci un break, questo è vero, ma al momento è bene non illudersi. Meglio stare alla finestra e osservare, step by step, quel che potrebbe accadere. Le somme, come sempre, le tireremo a fine stagione.