Diamo il benvenuto al mese di maggio, un mese che ci condurrà verso l’avvio ufficiale della bella stagione (l’estate) e che sicuramente proporrà i primi caldi stagionali (senza scordarci gli oltre 30°C di aprile). Ma prima che ciò avvenga, dovremo attraversare quella che si preannuncia una fase di maltempo davvero rilevante.
Maltempo apportato da un fulmineo assalto nord atlantico, i cui effetti si protrarranno – a partire da oggi – sino alla giornata di martedì 03 maggio. In seguito dovremmo assistere a un repentino miglioramento e al ritorno dell’Alta Africana, ragion per cui possiamo attenderci belle giornate di sole dal sapore certamente estivo.
PEGGIORAMENTO ENTRA NEL VIVO: E’ un 1° maggio segnato dal maltempo, da un vivace abbassamento termico e da fenomeni anche intensi un po’ su tutte le regioni. Attenzione ai temporali, che potrebbero essere accompagnati da grandinate e colpi di vento. Sui rilievi arriverà la neve, spesso attorno ai 1600 metri, ma non mancheranno sconfinamenti a quote inferiori specie su nord Appennino, Alpi e montagne della Sardegna. La tendenza è verso un miglioramento serale, diciamo piuttosto un’attenuazione dei fenomeni, nelle regioni centrali e su gran parte della Val Padana (eccezion fatta per l’Emilia Romagna) con anche la comparsa di ampie schiarite, ma si tratterà di una tregua temporanea.
Lunedì 2 maggio persisteranno infatti condizioni di brutto tempo con nuova accentuazione delle precipitazioni praticamente ovunque. Precipitazioni che saranno più forti al pomeriggio, quando si riproporranno temporali anche intensi e persistenti. Occhio alle grandinate, mentre in montagna non mancherò occasione per altre nevicate a quote – visto il periodo – relativamente basse. da martedì si procederà in direzione di un cospicuo miglioramento grazie al ritorno dell’Alta Pressione con bel tempo e rialzo delle temperature verso valori pre estivi.
ULTERIORI TENDENZE: Alta Pressione che avrà componente africana e che dovrebbe tenerci compagnia sin verso la conclusione della prima settimana di maggio. Dopo non escludiamo che una nuova perturbazione – stavolta iberica – possa farsi largo a suon di spallate e dar luogo ad un peggioramento meteo. Da stabilire, ovviamente, le aree eventualmente coinvolte e l’entità dei fenomeni.