Il primo tentativo d’assalto al fortino anticiclonico è andato a vuoto. La perturbazione giunta in Spagna, evolutasi in Vortice Ciclonico, è scivolata sul nord Africa senza colpo ferire – a parte qualche precipitazioni sull’estremo Nordovest. Il secondo affondo dovrebbe essere quello decisivo: stavolta osserveremo la Bassa Pressione aprirsi un varco nel cuore del Mediterraneo e andrà a scalzare l’Alta Pressione dalla propria sede.
Dovremo prestare particolarmente attenzione all’entità del peggioramento, perché date le condizioni termiche attuali potrebbero scaturire contrasti termici così forti da scatenare temporali e grandinate. Tra l’altro, non meno importante, in un secondo momento affluirà aria assai fresca (diciamo pure fredda) dal nord Atlantico che andrà a scalzare definitivamente la calda preesistente.
La mappa che vi mostriamo indica la previsione circa entità e distribuzione dei fenomeni dal 04 al 11 aprile. Gli accumuli maggiori (probabili picchi di oltre 50 mm) su Alpi, Nordest, Emilia Romagna, coste tirreniche meridionali (specie Calabria) e settori occidentali delle due Isole Maggiori. Tra venerdì e sabato il crollo delle temperature potrebbe riportare la neve a quote davvero interessanti, neve che già prima coinvolgerà Alpi e Appennino.