La configurazione barica che sta prendendo piede sul comparto europeo è di quelle che in pieno inverno avrebbero fatto gridare al grande evento, causando la genesi di un’ondata di freddo davvero molto importante ed estesa, in virtù del flusso di correnti di provenienza continentale e del blocco della circolazione perturbata atlantica. L’elemento saliente che emerge dalle ultime elaborazioni è legato al fatto che questo imponente cambio di circolazione non sarà poi mordi e fuggi, ma rischia di lasciare un’impronta davvero indelebile nell’andamento meteo di ottobre.
Il riferimento è ovviamente a quel che accadrà in generale sull’Europa e non nello specifico sull’Italia, sebbene anche il nostro Paese risentirà pesantemente degli effetti dell’anomala circolazione fredda orientale. Un’anomalia che risulterà persistente: la mappa in basso è una linea di tendenza tracciata dal centro di calcolo americano (GFS) per il prossimo 13 ottobre con termiche invernali sempre per lo scorrimento d’aria dalla Russia richiamata dall’azione combinata del potente anticiclone scandinavo e della depressione tra Balcani e Mediterraneo.