Marzo è un mese certamente propizio per gli improvvisi ritorni di freddo e neve, talvolta esaltati dai contrasti termici tipici di questo periodo stagionale. La neve è caduta a quote bassissime, fin quasi a livello di pianura, sull’Emilia. Ad essere determinante in questo caso il richiamo d’aria fredda nei bassi strati da nord/est, incentivato dal minimo che si è posizionato tra Mar Ligure ed Alto Tirreno. L’effetto stau ha poi ulteriormente esaltato le precipitazioni verso la barriera appenninica, con la neve che, per l’effetto combinato d’aria fredda e precipitazioni intense, è scesa abbondante fino attorno ai 100-200 metri.
Questa mattina e nella scorsa notte la neve è scesa a quote particolarmente basse anche in Sardegna: accumuli nevosi dai 500 metri e fioccate persino dai 300-400 metri, mentre la gragnola (o neve tonda) si è fatta vedere in pianura. La causa è legata al fatto che l’Isola è stata attraversata nelle ultime ore da un vortice molto freddo in quota, come da immagine sottostante, con termiche di -32/-33°C a circa 5400 metri di quota. Ciò ha contribuito all’instabilità con forti rovesci e la neve che di conseguenza, durante i fenomeni più intensi, si è spinta temporaneamente molto in basso, ben sotto la quota dello zero termico.