Successivamente alle nevicate di fine gennaio in molte zone delle Marche sono state istituite discariche per la neve; gli accumuli sono ancora notevoli, causa le temperature che nelle zone colpite dalle nevicate sono rimaste a lungo su valori molto rigidi, tali da non permettere la rapida fusione della neve caduta. Solo negli ultimissimi giorni la situazione si è modificata, e l’arrivo di correnti miti occidentali ha preso il posto della circolazione depressionaria, con richiamo di venti freddi da est, che ha contraddistinto il tempo in Italia dell’ultima decade di gennaio e della prima di febbraio.
Analizzando i dati di queste due decadi si nota immediamente che l’anomalia termica negativa, prendendo come riferimento le medie relative al trentennio 1961/90 (fonte www.meteoam.it), già di suo mediamente più freddo del trentennio precedente e di quello successivo, è stata notevole.
E’ bene sgomberare il campo da equivoci: tutto il territorio italiano è stato interessato da anomalie termiche negative, anche il settore nord occidentale, salvo eccezioni molto localizzate, seppure in maniera decisamente meno importante rispetto al resto della Penisola. Tuttavia il freddo è stato soprattutto di lunga durata, ma non eccezionale in quanto a valori termici raggiunti. Un confronto con alcune ondate di freddo storiche del passato è già stato fatto nel precedente articolo www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10204 al quale è possibile fare riferimento per un approfondimento.
21/31 gennaio, l’inverno cambia volto
Preceduta da due decadi anticicloniche, in cui solo in Pianura Padana si erano “battuti i denti” a causa di forti inversioni termiche, e da un dicembre nel complesso mite un po’ su tutta Italia, l’ultima decade di gennaio ha segnato il cambio di rotta della stagione invernale in corso. Vediamo area per area le anomalie termiche registrate durante questi 11 giorni.
L’ultima decade di gennaio è stata su base nazionale (circa 90 località) più fredda di 2.5°C rispetto alla norma 1961/90, 3°C sotto norma le temperature massime, 2°C sotto norma le minime.
La zona più fredda è stata quella delle regioni centrali tirreniche, -3.3°C rispetto alla norma e -4.5°C per quanto riguarda le temperature massime, mentre le centrali adriatiche si sono fermate a -3°C (-4°C la massime); a seguire la Sardegna (-2.7°C), il Nord Est (-2.5°C), la Sicilia (-2.2°C), il Nord Ovest (-2.1°C), il Sud Peninsulare (-1.9°C).
Ovunque le anomalie maggiori hanno riguardato le temperature massime, eccetto il Nord Ovest che ha registrato -2.4°C rispetto alla norma per quanto concerne le temperature minime e -1.8°C per le massime. In questa macro area però, le anomalie negative più marcate si sono avute in montagna, al Plateau Rosa esse sono state addirittura di 9.1°C, mentre in Pianura Padana, città come Milano e Piacenza hanno registrato lievi anomalie positive, dovute a temperature massime anche di 2°C oltre la media attesa. Altre importanti città come Genova e Torino hanno invece avuto anomalie negative rispettivamente di 1.8 e 1.5°C, circa un grado meno della media nazionale.
Anche al Nord Est anomalie più marcate in montagna (-4.9°C a Dobbiaco), mentre in pianura si sono attestate attorno al grado (Verona, Venezia e Rimini); maggiori a Trieste (-2.3°C).
Al Centro si va dai -1.9°C di Ancona, passando per i -3°C di Firenze e Roma, per i -3.3°C di Pescara, i -3.6°C di Pisa e i -4°C di Campobasso.
Al Sud Peninsulare il freddo ha colpito maggiormente le zone a bassa quota, così Bari ha avuto un’anomalia di -3.4°C, Lecce di -2°C, Napoli di -2.6°C, Capo Palinuro di ben -4.1°C, mentre Potenza di -1°C. In controtendenza Reggio Calabria con appena -0.5°C.
In Sicilia si va dai -1.6°C di Gela, passando per i -1.7°C di Messina, i -2.3°C di Trapani, i -2.7°C di Palermo, ed arrivando ai -2.8°C di Catania.
Infine la Sardegna: particolarmente colpita dal freddo la zona settentrionale, con Alghero in testa a registrare anomalie di -3.3°C, seguita da Olbia a -2.8°C e da Cagliari a -2.3°C.
Nella seconda parte dell’articolo si analizzeranno le anomalie termiche della prima decade di febbraio.