Forse non tutti sanno che il Supervulcano dei Campi Flegrei è considerato dai geologi uno dei supervulcani più pericolosi dell’intero Pianeta. Va detto che le eruzioni causate da questo tipo di strutture sono rarissime, ma qualora dovessero verificarsi risulterebbero potenzialmente devastanti.
Le ultime osservazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno evidenziato un aumento della pressione all’interno del serbatoio di magma a causa dei gas prodotti dal magma stesso. La ricerca condotta da Giovanni Chiodini ha evidenziato, attorno alla caldera, crescenti deformazioni del suolo e un basso livello di attività sismica. Questo modello è comparabile con l’attività nella zona di vulcani simili, prima dell’eruzione.
Ciò non significa, comunque, che i residenti della zona – e non solo – debbano immediatamente allontanarsi e abbandonare tutto. “La vulcanologia, purtroppo, non è una scienza esatta”, ha dichiarato Chiodini. “Per quanto si abbiano conoscenze in materia, le previsioni a lungo termine sono impossibili. Ad esempio, il processo che abbiamo descritto può aprire due scenari: la risalita del magma può portare all’eruzione, oppure la perdita di acqua può rendere il magma più viscoso e rallentarne la risalita, fino a fermarla”.
Va detto che negli ultimi 40 mila anni ci sono state solo due grandi eruzioni documentate del vulcano dei Campi Flegrei.