Non ci stancheremo mai di ripeterlo: i cambi di stagione raramente avvengono indolore. Questo perché grandi masse d’aria (freddo/caldo) si spostano lungo i meridiani andando a riequilibrare il gradiente termico creatosi tra il Polo e l’Equatore. E’ un meccanismo naturale e a prescindere dai numerosi indici climatici – che possono incidere sulla traiettoria da percorrere – è stato e sarà sempre così.
Ma perché questo discorso? Beh, perché da qui ai prossimi 10-15 giorni osserveremo capovolgimenti meteo di notevole fattura. Oggi fa un po’ più freddo perché è giunta dell’aria nord atlantica, ma già domani e ancor più tra lunedì e martedì avremo modo di assaporare giornate tipicamente primaverili. L’arrivo dell’Alta Africana porterà su i termometri, rapidamente, costringendoli su valori da aprile e localmente da maggio.
E poi? Poi andranno nuovamente giù, stavolta per l’ondata di maltempo proveniente da ovest. La perturbazione, spostandosi verso est, andrà a pescare nuovamente un po’ d’aria fredda dall’Europa centro settentrionale.
Ben più interessante l’evoluzione successiva (a cavallo tra fine mese e primi di marzo): un affondo freddo lungo l’asse franco-iberico potrebbe dapprima supportare una rapida rimonta d’aria calda, dopodiché subentrerebbero correnti settentrionali con forte abbassamento termico. Insomma, andremo da valori eccessivamente alti a valori in linea con le medie stagionali. Ma mai, o difficilmente, si andrà al di sotto della norma.