Ad aprile, ma prima ancora a fine marzo, c’è stato un netto miglioramento meteo dovuto al ritorno dell’Alta delle Azzorre. Nei mesi precedenti il grande Anticiclone Atlantico se ne stava sulle sue, affacciandosi di tanto in tanto dai nostri vicini spagnoli. Poi, a seguito di varie vicissitudini continentali, è riuscito a dirigersi un po’ più ad est invadendo di fatto anche l’Italia.
Il perno strutturale è ancora sbilanciato ad ovest ed è anche per questo motivo che uno degli elementi imprescindibili della settimana Santa è stato il vento. Vento che a tratti ha soffiato impetuoso, addirittura con intensità d’uragano sui crinali alpini ed in Sardegna. E’ bene rammentarvi che il vento si genera per differenza di pressione tra due aree geografiche più o meno prossimali in presenza di strutture bariche diametralmente opposte. In questo caso abbiamo, oltre all’Alta Pressione, un poderoso Vortice Freddo agganciato alla Scandinavia.
Ed è proprio quest ultimo che reciterà un ruolo fondamentale nell’apportare un sostanziale cambiamento. Già oggi, ad esempio, il vento cambierà direzione ruotando da nordest e portando con sé dell’aria più fresca. Non a caso ci aspettiamo degli annuvolamenti in rapida evoluzione sulle adriatiche – principalmente tra Marche, Abruzzo e Molise – con anche qualche rapido acquazzone. Poi, nel pomeriggio, assisteremo allo sviluppo di nubi consistenti nelle interne del Sud ed in particolare tra Calabria e Sicilia ionica. Non escludiamo qualche breve acquazzone.
Nella seconda parte della giornata appariranno delle nubi anche tra Liguria, ovest Emilia e zone alpine occidentali. Non escludiamo anche in questo caso delle precipitazioni, seppur di debole entità. Sempre in serata, ecco affluire velature diffuse sul Nord tutto e anche in Sardegna. Per concludere segnaliamo una lieve diminuzione delle temperature, ma il quadro climatico rimarrà comunque mite.