Il tema del giorno, o meglio, degli ultimi giorni è certamente il caldo. Se non fosse per il calendario, che giustamente segna novembre, sembra d’essere a maggio. Persino giugno. La colpa, o per alcuni il merito, è dell’Anticiclone. Anticiclone che a partire da oggi si impregnerà d’aria ancor più mite – o calda, scegliete voi – del nord Africa. Significa che le temperature, almeno sino ai primissimi giorni della prossima settimana, potrebbe salire ancora.
Per strada capita di sentire frasi del tipo “almeno si risparmia sul riscaldamento”, o ancora “speriamo che questo tempo duri a lungo”. Ma non è infrequente sentire pronunciare parole del tipo “che schifo di tempo”. Frasi dettate da sentimenti contrapposti, è evidente, e che certificano l’eterna disputa tra gli amanti del caldo e gli amanti del freddo.
A prescindere dalle fazioni, obbiettivamente parlando, non possiamo esimerci dal dirvi una cosa: questo tempo non è normale. E rischiamo di pagarne il prezzo. Sapete che le alte temperature si stanno ripercuotendo anche in mare? Sapete che le temperature delle acque superficiali del Mediterraneo stanno riprendendo a salire? E sapete che significa? Che andrà ad accumularsi una quantità d’energia tale che alle prime perturbazioni – speriamo non arrivi subito il freddo – potrebbero ripresentarsi manifestazioni atmosferiche d’estrema violenza. Ed ecco che torniamo al quesito iniziale: meglio pagare un po’ di riscaldamento o dover affrontare le spese incalcolabili idrogeologiche?