Stop al caldo:
la prima, possente ondata di caldo dell’anno è da considerarsi archiviata. Le perdita dei geopotenziali dell’Alta Africana è coincisa con la diminuzione, sostanziale, delle temperature. Non solo. Le crescenti ingerenze atlantiche hanno scatenato i primi, violenti temporali e altri ancora ne arriveranno nelle prossime ore. Dicevamo delle temperature. La flessione sarà sostanziale soprattutto ad inizio settimana, quando localmente si potranno perdere oltre 10°C. Eppure, è bene rimarcarlo, i cali serviranno quasi esclusivamente a ricondurci all’interno dei binari della normalità termica.
In arrivo aria fresca:
la causa dell’importantissima variazione termica è ascrivibile all’intrusione di una massa d’aria nordica. Arriverà dall’Europa centro settentrionale e si servirà dei venti settentrionali. Venti che proverranno da nord/nordest, direzione che esporrà maggiormente le regioni adriatiche e del sud ai cambiamenti di temperatura succitati.
Rischio fenomeni violenti:
dobbiamo ripeterci: il surplus termico venutosi a creare negli ultimi giorni creerà le condizioni ideali a manifestazioni atmosferiche particolarmente violente. Stiamo ovviamente parlando di temporali, colpi di vento e grandinate. Elementi che subentreranno a partire dal Nord e che si propagheranno velocemente al Centro Sud. La sola regione che non dovrebbe patire precipitazioni sarà la Sardegna, dove il Maestrale terrà i cieli sgombri da nubi di rilievo.
Dinamicità primaverile:
in apertura s’è parlato della variabilità meteo-climatica che ci sta interessando ed in effetti anche le prossime settimane potrebbero riservare Sali scendi vertiginosi. Dopo i temporali, infatti, assisteremo al ritorno dell’Alta Pressione africana e con essa di un po’ di caldo. Non raggiungeremo le punte roventi dei giorni scorsi, ma quel che è certo è che le temperature si orienteranno nuovamente al di sopra delle medie stagionali.
Possibile crisi stagionale dopo metà mese:
l’impianto barico, carte alla mano, non sembra avere le carte in regola per assicurarci l’intervento definitivo della bella stagione. Anzi, la media modellistica ponderata offre spunti rivolti ad una profonda crisi stagionale appena dopo metà mese. Le depressioni nord atlantiche potrebbero prendere il sopravvento e ricacciare le Alpi Pressioni a latitudini più meridionali. Anche il nostro Paese rientrerebbe all’interno di una circolazione mediamente ciclonica caratterizzata da fresco incipiente e precipitazioni importanti.
Focus: evoluzione sino al 21 maggio 2015
Il bel tempo verrà interrotto dall’intervento del fresco e dei temporali, che come detto coinvolgeranno un po’ tutte le regioni eccezion fatta per la Sardegna. Da lunedì, invece, si aprirà una nuova parentesi anticiclonica che dovrebbe garantirci condizioni di tempo stabile, soleggiato e caldo crescente.
Dopo metà mese potrebbero realizzarsi quei grandi cambiamenti descritti in sede evolutiva, atti a determinare un generale peggioramento del tempo segnato tra l’altro da un corposo calo delle temperature tale da consegnarci valori termici al di sotto delle medie stagionali.
Evoluzione sino al 26 maggio 2015
Se dovesse realizzarsi la ferita ciclonica ipotizzata, la sua guarigione richiederebbe tempi piuttosto lunghi ed anche l’ultima decade di maggio potrebbe risentire di condizioni variabilità e instabilità decisamente vivaci.
In conclusione.
La dinamicità primaverile osservata finora, tra alti e bassi, caratterizzerà anche i prossimi 10 giorni. L’estate, se vorrà affermarsi con decisione, dovrà faticare non poco.