La soglia dei -70 °C, che sul Pianeta viene superata solo in Antartide, è stata ampiamente sfondata il 31 marzo alla base italo francese Concordia (3.233 m). Alle 1901 UTC il termometro si è fermato a -74,0 °C fissando così il primato stagionale. Non si tratta di record, poiché il valore limite è stato fissato il 27 marzo 2013 a -75,6 °C.
È tuttavia significativo che a chiusura della stagione di transizione, grosso modo corrispondente all’autunno boreale, le temperature raggiungano questi livelli.
Col 1º aprile, formalmente si apre il semestre invernale, che sul Plateau Antartico è classificato come coreless winter, concetto che rimanda a una stabilità termica per cui i valori, fino a settembre, oscillano intorno a una media compresa entro i 2 °C (al Polo Sud geografico, 2.836 m) o i 3 °C (Vostok, 3.488 m sul Plateau orientale).
In altro modo, si potrebbe dire che l’inverno antartico è quel periodo in cui qualunque giorno può registrare minime di -80 °C.
L’ultima volta in cui questa circostanza si è realizzata ad aprile è stato nel 1998 alla base russa Vostok (-80,7 °C il giorno 19), mentre nel 2010, sempre a Vostok, il limite venne solo sfiorato (-79,9 °C il giorno 23).
Quest’anno, a Vostok la minima stagionale è stata finora di -69,8 °C (29 marzo), mentre alla base americana Amundsen-Scott, al Polo Sud geografico, di -66,8 °C il 31 marzo.
Nota
Data and information were obtained from IPEV/PNRA Project Routine Meteorological Observation at Station Concordia – www.climantartide.it.