I giorni scorsi analizzammo, a titolo di curiosità, le proiezioni precipitative del nostro LAM ad alta risoluzione evidenziando la comparsa di accumuli settimanali localmente ingenti. Mantenendo la promessa fatta in quell’occasione, abbiamo scelto di tornare sull’argomento approfittando della giornata – diciamo così – interlocutoria. In questo momento siamo in presenza di una solida struttura anticiclonica, ma la sua collocazione farà sì che presto avremo l’inserimento, in quota, di qualche spiffero d’aria fresca da est.
Queste iniezioni, in connubio col forte riscaldamento diurno, creeranno una miscela esplosiva che condurrà allo sviluppo di violenti temporali. Gli accumuli di pioggia che vedete rappresentati in figura deriveranno esclusivamente dalle intense manifestazioni temporalesche. Si conferma il maggiore coinvolgimento dell’Appennino centro meridionale e dell’arco alpino. In particolare scorgiamo punte di oltre 100 mm (non escludiamo picchi prossimi a 150 mm) sui rilievi della Calabria, tra bassa Campania e Basilicata, massiccio etneo e interne laziali.
Sulle Alpi gli accumuli supereranno abbastanza agevolmente 50 mm, con picchi prossimi a 100 mm lungo le aree di confine tra la Valle d’Aosta orientale e l’alto Piemonte occidentale. Interessanti anche i quantitativi previsti in Sardegna, che nell’interno potrebbero attestarsi attorno a 50 mm. Evidenziamo, infine, i possibili sconfinamenti dei fenomeni sulle coste del basso Tirreno.