Il tifone Kai-Tak imperversa ormai da giorni appena al largo delle coste vietnamiti e l’ultimo bollettino dichiara imminente il “landfall” come tempesta tropicale. Venti oltre i 100 km/h e piogge torrenziali battono il Vietnam centrale ed hanno già causato, secondo fonti d’agenzia, almeno 10 vittime. Finora la zone più colpite sono state quelle del Vietnam centrale, in particolare le città e relative province di Quang Ngai, Da Nang e Hue. Durante la giornata di martedì 1° novembre a Da Nang sono caduti 266 mm di pioggia in 12 ore e ad Hue 302 mm in 24 ore. Fonti di agenzia che non abbiamo avuto la possibilità di verificare, riportano fino a 740 mm di accumulo di pioggia in 24 ore nella provincia di Quang Ngai.
Kai-Tak si trova ora nei pressi della città di Vinh, accompagnato da raffiche di vento ancora oltre i 100 km/h, con una pressione minima al centro di 998 hPa e nelle prossime ore punterà ad inoltrarsi verso le zone montane del nord vietnamita al confine col Laos, dove probabilmente causerà altre piogge di fortissima intensità.
Intanto Beta, l’uragano che ha colpito Nicaragua e Honduras i giorni scorsi, si è ormai dissolto nell’Oceano Pacifico, lasciandosi alle spalle una scia di gravi danni. Il Nicaragua è stato colpito da venti fino a 170 km/h, da piogge torrenziali (fino a 400 mm caduti) che hanno causato l’esondazione di alcuni fiumi.
Beta è stato il tredicesimo uragano, la 23° tempesta tropicale “nominata” e la 26° depressione tropicale di questa straordinaria stagione tropicale atlantica, che, negli ultimi 150 anni, non ha avuto pari.
Le cause di un numero così elevato di sistemi tropicali nel settore atlantico è probabilmente da ricercarsi in due fattori: l’aumento della temperatura dei mari nelle zone tropicali che rientra nel processo conosciuto come “Global Warming” e un ciclo AMO (Atlantic Multidecadal Oscillation) favorevole. Su quest’ultimo elemento torneremo a scrivere con un approfondimento.