In attesa dei dati che normalmente sforna il nostro CNR, anticipiamo brevemente l’andamento climatico di giugno in Italia.
E’ stato un altro mese caldo, con un’anomalia di temperatura di circa +1,5°C su base 1981/10 e di quasi +2°C su base i trentenni precedenti.
Le anomalie sono state maggiori al Nord Ovest e minori in Sicilia.
Il mese ha avuto un andamento irregolare, con una prima decade caldissima (oltre +3°C rispetto alla media) e un caldo via via in diminuzione durante la seconda e ancor più la terza decade. L’ultima decade è stata addirittura lievemente sotto media, su base nazionale, rispetto all’ultimo trentennio, sotto media che si è fatto corposo (circa -1°C) sulle regioni adriatiche e al Sud.
Tra le grandi città le anomalie termiche maggiori le troviamo a Milano, Genova e Napoli, le minori a Bologna e Bari. Ovunque anomalie comprese tra +1°C e +2°C rispetto all’ultimo trentennio di riferimento e tra +1,5°C e +3°C rispetto ai trentenni precedenti.
Nell’ultimo decennio questo mese di giugno si situa al terzo posto tra i più caldi, preceduto dai mesi di giugno del 2012 e del 2007. Da inizio millennio mesi di giugno più caldi si sono avuti anche nel 2002, 2003 e 2005.
E’ inoltre da evidenziare come tutti i primi 6 mesi di quest’anno abbiano avuto temperature superiori alle medie, anche in raffronto al più recente trentennio di riferimento (1981/10).
E luglio è partio subito sparato.
Le piogge, come è tipico dell’estate, sono state mal distribuite e a carattere temporalesco, e si sono verificate soprattutto durante la fase centrale del mese.
Non sono mancati nemmeno i forti temporali, accompagnati talvolta da grandinate, che non hanno colpito solo, come da prassi, le regioni padane e alpine, ma anche le regioni meridionali, come Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Sardegna.