È un freddo davvero intenso quello che sta interessando la regione del Polo Sud geografico. Alla base americana Amundsen-Scott (2.836 m), in particolare, si sta vivendo uno dei periodi più gelidi da quando la struttura fu impiantata (novembre 1956).
Dal 21 giugno la temperatura non sale oltre i -60 °C (massima il 26 giugno: -60,2 °C) e dal 3 luglio è rimasta quasi costantemente inferiore ai -70 °C (unica rottura della soglia il 6 luglio: -68,1 °C).
Da una settimana inoltre, vengono sistematicamente battuti i record giornalieri di temperatura minima. Ecco la sintesi:
2 luglio -76,1 °C precedente -74,8 °C nel 1988
3 luglio -78,4 °C precedente -72,8 °C nel 1967
4 luglio -74,8 °C precedente -71,8 °C nel 2001
5 luglio -76,2 °C precedente -75,2 °C nel 1985
6 luglio -75,8 °C precedente -73,9 °C nel 1994
7 luglio -75,9 °C precedente -74,7 °C nel 1998
8 luglio -76,7 °C precedente -75,6 °C nel 1998
Nell’archivio storico il mese più freddo fu il luglio 2004 con una media complessiva di -67,0 °C. La sequenza di otto giorni più gelida si registrò il 20-27 luglio, ma si fermò a -69,9 °C contro i -72,9 °C dell’1-8 luglio attuali.
Per ritrovare periodi di otto giorni più freddi occorre perciò andare al 16-23 luglio 2006 (-73,1 °C). Il record mensile risale al 19-26 luglio 1965, quando si toccò una media di -74,9 °C.
Il record assoluto è invece quello segnato il 15-22 giugno 1982 con -75,3 °C ma le massime non furono così persistenti sotto i -70 °C.
Un’altra sequenza analoga all’attuale si osservò il 21-28 agosto 1987 con una media di -72,3 °C ma con un solo giorno di massima inferiore ai -70 °C (28 agosto: -70,1 °C).
Se le condizioni meteorologiche che accompagnano questa situazione dovessero persistere e s’imponesse la calma di vento, non è escluso che le minime possano scendere verso i -80 °C, circostanza che non si verifica dal 14 settembre 1997.