Forti venti oggi 13 aprile nelle regioni del nord della Germania. Il vento ha toccato i 120 km/h a Kloster nel Mecklenburg-Vorpommern. In diverse altre zone si sono superati i 90 km/h, anche nelle regioni dello Schleswig-Holstein e della Bassa Sassonia.
Forti venti, con raffiche fino ad oltre 90 km/h, hanno interessato anche Polonia e Danimarca. In Polonia quello che è stato ribattezzato “ciclone Stefan”, ha causato crolli di alberi, danneggiamenti alle linee dell’alta tensione, disagi al traffico aereo e stradale. Le regioni più colpite sono state quelle del nord, sul Mar Baltico, ma nel corso della giornata i forti venti hanno raggiunto anche la Polonia centrale.
Le temperature, fin da ieri, dopo gli elevati valori di sabato, su tutta l’area europea settentrionale sono in forte ribasso, ma non troppo fredde.
Aria più fredda ha invaso invece la Svezia, dove da ieri nevica in diverse località. In alcune località della Lapponia il manto nevoso sta raggiungendo proprio in queste ore lo spessore massimo dell’intera stagione, a Katterjak, ad esempio, ha superato per la prima volta l’altezza di 2 metri.
L’aria fredda, di origine groenlandese, ha raggiunto anche le Repubbliche Baltiche determinando un forte abbassamento termico accompagnato da pioggia e vento. A Narva si è passati dai 20°C di temperatura massima di domenica a valori attorno ai 5 gradi oggi pomeriggio.
L’area di bassa pressione tenderà a muoversi verso la Russia ponendo fine ad una primavera anticipata (il 12 aprile a Mosca sono stati registrati i primi 20°C dell’anno). Nel frattempo il treno di perturbazioni dalla Groenlandia alle regioni del nord europeo subirà uno stop a causa dell’elevazione dell’anticiclone azzorriano verso le Isole Britanniche.
Proprio questo doppio movimento dell’anticiclone azzorriano e della depressione polare, determinerà la discesa di aria artica verso sud che nel fine settimana andrà a lambire l’arco alpino.