L’allerta meteo lanciata stamane nel sud della Francia riguarda una situazione meteorologica potenzialmente assai pericolosa simile ad altre che già in passato hanno prodotto ingenti danni. L’area in questione ha una particolare struttura orografica che favorisce lo sviluppo e la permanenza di sistemi precipitativi intensi, spesso di origine convettiva. Correnti da sud o sud-est cariche di umidità che giungono dal Mar Mediterraneo (quando una saccatura scende sulla Spagna come in questi giorni) vengono deviate dalle Alpi e dal Massiccio Centrale, convergendo nella valle del Rodano. Le precipitazioni sono copiose soprattutto nella regione delle Cèvènnes, la parte più meridionale del Massiccio Centrale e sul Massiccio Centrale stesso. Talvolta però sistemi convettivi a mesoscala, detti MCS, si possono sviluppare anche sulla pianura limitrofa ai rilievi.
Così è stato nel 2002, tra l’8 e il 9 Settembre. Un MCS si è sviluppato per la presenza di un intenso flusso di aria umida pre-frontale dal Mediterraneo ed è rimasto quasi stazionario sulla regione del Gard per quasi 24 ore. Ne è derivata una devastante alluvione, nota come “Gard flood”, che ha prodotto ingenti danni, nonchè una ventina di morti. Solo con l’arrivo del fronte freddo il sistema convettivo si è spostato dal bacino del fiume Gard e la precipitazione è lentamente cessata. Per avere alcuni dati, basti pensare che in alcune località si sono registrati quasi 700 mm in 24 ore, con punte di 140mm in una sola ora!
Questo evento alluvionale è divenuto un caso studio della comunità scientifica, e si tenta di capire in particolare quale sia stato il ruolo dell’orografia nello sviluppo e nel mantenimento del MCS. Diversi gruppi di ricerca europei hanno fatto girare modelli per cercare di investigare approfonditamente il caso: nell’ambito del un progetto europeo HYDROPTIMET, è stato fatto un confronto tra divesri modelli, MM5, RAMS, MESO-NH (modello francese), BOLAM e MOLOCH (entrambi italiani).