Grossa perturbazione iberica:
dopo aver archiviato, definitivamente, la crisi temporalesca innescata dai refoli freschi orientali, ci si sta concentrando sugli accadimenti barici dell’Europa occidentale. A conferma della tesi modellistica esposta a suo tempo, l’inserimento di iniezioni instabili sulla Mitteleuropa ha condotto alla formazione di un’ampia goccia fredda. Goccia fredda che ora si è collocata lungo l’asse franco-iberico e che promette di coinvolgerci entro qualche giorno.
Gli effetti in Italia:
prima che subentri il maltempo, sul qualche avremo modo di soffermarci a breve, dobbiamo dirvi che su gran parte delle nostre regioni è in atto quello che in gergo definiamo “prefrontale”. Ovvero un richiamo, temporaneo, d’aria caldo-umida dal nord Africa sostenuto da venti localmente intensi meridionali. Trattandosi d’aria umida, com’era lecito attendersi, stiamo osservando anche le prime grosse manifestazioni temporalesche sui mari di ponente. E’ solo un assaggio di quel che accadrà nei prossimi giorni.
Caldo intenso:
avendo a che fare con aria calda proveniente dal nord Africa, non dobbiamo stupirci se i termometri stanno nuovamente salendo. Ieri la Sardegna ha toccato punte di 37°C e oggi potrebbe replicare. Ma la calura prenderà piede anche al Centro Sud, in Sicilia e sull’Emilia Romagna. La circolazione meridionale influirà non poco, perché in molte zone si avvertiranno calde correnti favoniche a seguito dell’effetto rilievo.
Temporali e calo termico:
detto del caldo, la buona notizia è certamente il calo termico successivo. Temperature che inizieranno a calare già domani nelle regioni settentrionali e sulla Sardegna, a seguire avremo una flessione nel resto d’Italia. La causa è imputabile principalmente a nubi e precipitazioni che tenderanno a prendere il sopravvento, ma influiranno anche i venti in rotazione dai quadranti occidentali.
E dopo il break?:
se sino all’altro ieri pareva potersi realizzare un miglioramento per il tentativo d’espansione dell’Alta delle Azzorre, oggi sembra invece che il Vortice Scandinavo sia in grado di ricacciare ad ovest la struttura anticiclonica. Se così fosse prenderebbe piede la tesi modellistica odierna, orientata verso un’ultima decade di giugno caratterizzata da incursioni fresche instabili preponderanti.
Focus: evoluzione sino al 25 giugno 2015
Nel fine settimana avremo un peggioramento temporalesco prima al Nord e in Sardegna, poi anche nelle regioni Centrali. Il Sud rimarrà in attesa e continuerà a far caldo. Nella prima metà della prossima settimana avremo precipitazioni più diffuse, localmente violente, in progressiva estensione verso le regioni meridionali. La crisi potrebbe accompagnarci verso il fine settimana, quando comunque una certa componente anticiclonica oceanica dovrebbe garantire un miglioramento.
Miglioramento che, ahi noi, non durerà tanto. Incursioni fresche instabili nordiche potrebbero caratterizzare, lo si è detto, l’ultima decade di giugno.
Evoluzione sino al 30 giugno 2015
Un ultima decade segnata da condizioni di spiccata variabilità, a tratti da instabilità diffusa e persistente, e temperature tutto sommato in linea con le medie del periodo.
In conclusione.
Estate che in quest ultimo periodo sta mostrando una dinamicità sorprendente, ma che almeno sinora non sta mancando di farci avere ondate di caldo intenso.