Non si può non esordire dicendovi che anche quei piccoli cambiamenti intravisti in alcune code modellistiche sono ben lungi dal rappresentare la svolta stagionale. Diciamo che a fine anno, Capodanno o giù di lì, potrebbero aprirsi le porte per l’ingresso di qualche perturbazione nord atlantica meglio organizzata, ma scordiamoci irruzioni fredde degne di tal nome.
La colpa di questa situazione, lo sapete, è attribuibile al Vortice Polare. Probabilmente non è l’unica, è vero, ma fin tanto che l’enorme trottola gelida se ne starà lassù girando all’impazzata, dimentichiamoci l’inverno. Mai dire mai, giusto scriverlo, ma al momento tutti gli studi scientifici in tal senso si stanno rivelando esatti.
Ma cos’è, a questo punto, che potrebbe aiutarci a spazzar via la monotonia anticiclonica? Beh, diciamo che qualche aiuto potrebbe arrivare dai piani bassi dell’atmosfera. In precedenti analisi vi dicemmo che in passato è capitato di non avere corrispondenza tra quanto accadeva ai piani alti (stratosfera) e i piani bassi (troposfera). E quando il Vortice Polare non è uniforme a tutte le quote può anche succedere che il freddo segua strade imprevedibili.
Ora, quel che possiamo dirvi è che sul lungo termine potrebbero esserci dei disturbi in partenza dalla troposfera. Trattasi di impulsi d’aria calda – da valutarne l’entità – che potrebbero andare a destabilizzare il Vortice Polare. Semplifichiamo ulteriormente. Vi sono delle grandi strutture anticicloniche (ad esempio in Pacifico e sull’Atlantico) capaci di dirottare gli impulsi di calore ad alta quota.
Probabilmente non saranno sufficienti a interrompere l’egemonia polare, ma basterebbe anche una graduale variazione morfologica (ora abbiamo un Vortice sferico, ma potrebbe assumere forma ellittica) per cambiare le carte in tavola. Un cambio di forma potrebbe indurre uno spostamento dell’aria gelida verso altri lidi, magari in Russia, facilitando lo sviluppo di un’Alta Pressione termica in grado di condizionare – in un secondo momento – le dinamiche troposferiche.
Non stiamo parlando di ondate di gelo destinate al nostro Paese, bensì di un importante modifica circolatoria che se confermata potrebbe rappresentare il vero punto di svolta del nostro inverno. Ovviamente non mancheremo di aggiornarvi in tal senso.