Non è la scena di un film americano, ma la realtà che oggi hanno vissuto 111 passeggeri, oltre il personale di bordo, di un volo aereo da Roma Fiumicino diretto a Milano Linate.
L’aereo, come era avvenuto ad un altro recentemente nel Nord America (di cui abbiamo parlato), è transitato in un’area temporalesca dell’Italia centrale, ed è stato pesantemente colpito dai chicchi di grandine che hanno danneggiato il muso della carlinga.
L’aereo pare sia stato colpito anche da un fulmine, ma ciò non causa danni (si veda la teoria della gabbia di Faraday).
Ma la grandine i danni li provoca, anche perché l’aereo viaggia ad una velocità di crociera di 800/900 km orari, ed anche chicchi piccoli 1-2 cm di diametro, che una volta caduti al suolo non cagionerebbero neppure danni alle carrozzerie delle auto, alla struttura dell’aereo fa danni a causa dell’impatto.
Qualche anno fa, un treno merci che viaggiava in Giappone con centinaia di automobili, transitò in un’area temporalesca. Pare che avesse una velocità di oltre 200 km orari. Ebbene, decine di auto nuove di zecca furono danneggiate dalla grandine, da una normale grandinata, in quanto la velocità aumento la forza di impatto della grandine.
Riguardo l’accaduto oggi in Italia, dai video diffusi in rete dai passeggeri, si sente la grandine che colpisce l’aereo, e si percepisce che non si trattava di chicchi di enormi dimensioni.
Per altro, se in aria vi fossero stati grossi chicchi di grandine, si sarebbero avvertiti violentissimi vuoti d’aria all’interno dell’aereo, e ci sarebbero anche stati feriti per le violentissime variazioni di quota. Ma ciò non è avvenuto.
Tuttavia la gente comune si chiede come mai possa succedere un simile problema ad un aereo ai giorni d’oggi.